Un parco di Cerro Maggiore intitolato a Sergio Ramelli, esponente del Fronte della Gioventù (organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano) morto nel 1975 a seguito di un aggressione da parte di militanti della sinistra extraparlamentare. A chiederlo non è un'esponente della destra, ma l'ex leghista Marina Lazzati.

Lazzati ha preso carta e penna e ha scritto all'attuale sindaco Nuccia Berra e agli assessori. «Cerro Maggiore ha diversi parchi e giardini che non hanno nome – si legge nella missiva -. Chiedo che uno di essi, in particolare quello di via Baldini ("le collinette", ndr), sia dedicato alla memoria dello studente Sergio Ramelli, barbaramente ucciso nel 1975 durante i famigerati "anni di piombo"». «Ritengo – prosegue l'ex consigliera comunale del Carroccio – che il ricordo di questo studente sia importante per le giovani generazioni e anche per gli adulti che non devono rimuovere la memoria di quegli anni dell’odio come monito affinché non si ripetano più le violenze fisiche e verbali dovute a diverse ideologie».

Marina Lazzati ricorda come aveva già preso a cuore la questione del ricordo di Ramelli ai tempi in cui ricopriva il ruolo di assessore all'istruzione nell'ex provincia di Milano, rendendo più visibile la targa in memoria del ragazzo nella sua scuola (l'istituto Molinari di Milano) e istituendo un concorso tra studenti delle superiori per ricordare gli anni di piombo.

Il ricordo della vicenda di Sergio Ramelli aveva creato polemica recentemente anche a Legnano. A gennaio Fratelli d'Italia insieme a Lealtà e Azione aveva organizzato una serata per presentare un fumetto sulla storia del ragazzo. In concomitaza si tenne un presidio della Rete Antifascita dell'Alto Milanese per chiedere di "inserire nel regolamento comunale il divieto di concessione di sale pubbliche a soggetti che nei loro dettami si richiamano alla ideologia fascista, nazista e razzista".