Quantcast

Nuovo asilo a Rescalda, centrodestra: “Spesa inutile, meglio ristrutturare”

Il centrodestra, al lavoro per presentarsi unito alle prossime elezioni, boccia all'unanimità la decisione dell'amministrazione di realizzare un nuovo asilo a Rescalda

In copertina, l'immagine di repertorio di una scuola materna


No alla costruzione di un nuovo asilo a Rescalda, meglio ristrutturare ed adeguare gli spazi attualmente occupati dalla scuola dell'infanzia nel plesso della scuola primaria Manzoni: è questa la posizione del centrodestra – che al momento è al lavoro per presentarsi unito alle elezioni del prossimo anno – rispetto alla decisione dell'amministrazione guidata da Michele Cattaneo di costruire una nuova scuola materna a Rescalda con una spesa prevista di 2,2 milioni di euro.

Un "no" che si era già sollevato a più voci dai banchi dell'opposizione, ma che il centrodestra, per bocca di Ambrogio Casati, Bernardo Casati e Paolo Magistrali, ha voluto ribadire con fermezza, senza nascondere di intravedere nella scelta «una mossa pre-elettorale».

«L'amministrazione non aveva quest'opera nel proprio programma – ha sottolineato Amborgio Casati, segretario rescaldinese della Lega –: a poco meno di un anno dalla fine del mandato, si sono accorti che al paese occorre una nuova scuola materna, opera che, invece, non è mai stata sollecitata da nessuno. Le stesse insegnanti avevano chiesto non una nuova costruzione, ma semmai una ristrutturazione ed un adeguamento della scuola materna attualmente esistente. E poi, di fronte ad una natalità decrescente, non vediamo la necessità di costruire una scuola dell'infanzia. Non siamo certo contrari all’edificazione scolastica, alla scuola e a tutto quello che necessità, ma di fronte ad una denatalità crescente, a delle esigenze che non sono le più sentite per il paese, non vediamo l’opportunità e la necessità di quest’opera che andrebbe a gravare sui bilanci futuri del paese».

E proprio i risvolti economici del progetto per il nuovo asilo "targato" Vivere Rescaldina sono un'ulteriore "dolente nota", per il segretario cittadino del Carroccio. Qualora dal Pirellone non dovessere arrivare il finanziamento dell'80% del progetto a fondo perduto (per un importo pari 1.760.000 euro), infatti, la giunta ha già annunciato l'intenzione di procedere ugualmente alla realizzazione dell'opera. «I 2,2 milioni di euro necessari per la nuova scuola materna andranno a sacrificare i bilanci futuri – ha continuato Ambrogio Casatii –. Nel 2009 abbiamo trovato un debito relativo ai mutui pari a 13,1 milioni di euro e in cinque anni abbiamo ridotto questo importo a 9 milioni. Nel 2009 pagavamo 1,6 milioni di euro di rata per il rimborso dei mutui, tra capitale e interessi: quando noi abbiamo lasciato nel 2014, la rata era scesa ad 1,2 milioni di euro. Con questa spesa l'attuale amministrazione azzererebbe tutto quello che abbiamo fatto in cinque anni per cercare di diminuire l’importo della rata da pagare per il rimborso dei mutui». 

«Nell’ambito scolastico la programmazione è fondamentale – gli ha fatto eco Bernardo Casati – e va impostata su base almeno decennale per sapere demograficamente cosa succede nel nostro paese. Può darsi che facendo un'analisi statistico-demografica, la necessità non ci sia. A pochi mesi dalle elezioni, senza che ci sia mai stata alcuna discussione in commissione, non capiamo perché stanziare 2,2 milioni di euro per un'opera che, se programmassimo correttamente, probabilmente risulterebbe non necessaria».

Insomma, per il centrodestra la soluzione migliore è la ristrutturazione degli spazi disponibili nell'edificio di via Asilo. «L'attuale amministrazione è sempre stata abbastanza contraria ai mutui, ora la scelta di accendere un mutuo per un'opera che non riteniamo indispensabile ci sorprende, a maggior ragione a meno di un anno dalla fine del mandato – ha concluso Paolo Magistrali –. Hanno sempre detto che ogni nuova opera dovrebbe prima essere inserita nel DUP, ma la realizzazione di una nuova scuola materna non è stata inserita nel programma elettorale del 2014, né nei successivi passaggi della stesura del DUP, e non si tratta di un’esigenza che nasce dall’oggi al domani. Noi siamo favorevoli alla ristrutturazione dei locali esistenti: quella di Rescalda non è una scuola materna nata in quanto tale, quindi certamente c'è bisogno di un adeguamento, soprattutto per quanto riguarda i bagni, ma gli spazi nell’edificio di via Asilo ci sono». 

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 30 Luglio 2018
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore