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Referendum: ecco le 23 competenze che chiede la Lombardia

In consiglio regionale la discussione sulla risoluzione per dare attuazione all'autonomia.

Dopo il risultato del referendum per l'autonomia della Lombardia il Governatore, che ha sfiorato il 40% di preferenze per il "si", Roberto Maroni, si è detto pronto ad avviare la trattativa con il Governo centrale per ottenere la libertà di azione sulle 23 materie trasferibili alle Regioni in base agli articoli 116 e 117 della Costituzione. 

«Il nostro quesito non prevede lo statuto speciale, quindi, anche volendo, non potrei intraprendere questo percorso. Rispetto ovviamente le scelte di Zaia e lo sosterrò in questa sua iniziativa, vedremo se riusciremo a fare una trattativa comune, perché mi pare che il Governo abbia già detto che non è disponibile a discutere sullo Statuto Speciale», ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, conversando con la stampa al suo arrivo alla cerimonia di inaugurazione della 54* edizione di Smau, a Milano. Oggi, 24 ottobre, in consiglio regionale (Cliccare qui per lo streaming) è stata portata la risoluzione per dare attuazione agli articoli della Costituzione che prevedono la libertà di azione sulle 23 materie trasferibili alle Regioni. La risoluzione verrà votata dall'aula il 16 novembre.

Ma quali sono queste materie? Le materie su cui può avere margine di negoziazione sono tre di competenza esclusiva dello Stato e 20 concorrenti (tra cui spiccano il coordinamento della finanza pubblica e tributario).

Sono materie concorrenti:

Rapporti internazionali e con l'Unione europea delle Regioni;
Commercio con l'estero;
Tutela e sicurezza del lavoro;
Istruzione, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale;
Professioni;
Ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all'innovazione per i settori produttivi;
Tutela della salute;
Alimentazione;
Ordinamento sportivo;
Protezione civile;
Governo del territorio;
Porti e aeroporti civili;
Grandi reti di trasporto e di navigazione;
Ordinamento della comunicazione;
Produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia;
Previdenza complementare e integrativa;
Coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario;
Valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali;
Casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale;
Enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale.

Per quanto riguarda invece le materie di competenza esclusiva dello Stato per le quali le Regioni posso chiedere "ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia", sono:

 Organizzazione della giustizia, limitatamente ai giudici di pace;
 Norme generali sull'istruzione;
 Tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Ottobre 2017
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