Sì alla variante del PGT in vista di una poltrona nella prossima amministrazione insieme a Vivere Rescaldina? Non per Noi X. L'accusa era stata lanciata dal Movimento 5 Stelle, ma la lista civica rappesentata da Gianluca Crugnola la rispedisce al mittente. E con ironia risponde: «Ebbene, sicuramente abbiamo votato a favore per il seggiolone, non perché la variante prevede un saldo di recupero di 33.810 mq di aree ora edificabili che tornano agricole. Certo che no! Non perché la variante permette di concentrare le volumetrie su un’area già edificata lasciando libere tutte le altre, che rientrano persino nelle proprietà comunali. Macché! E neanche perché se avessimo votato NO, come ha fatto il Movimento 5 Stelle, Auchan avrebbe potuto procedere con il costruire su tutta via Marco Polo su terreni vergini, come da diritti acquisiti tramite il PGT vigente dal 2012».

«Ma d’altronde – proseguono da Noi X riferendosi ai grillini -, cosa ci saremmo potuti aspettare da chi dice sempre “no” senza proporre alternative? Dai paladini della giustizia che partono all’attacco non importa verso chi, con il solo scopo di appuntarsi qualche stelletta a favore del “cittadino”, a cui viene spiegato solo quello che fa comodo? Troppo difficile prendersi qualche responsabilità. Troppo difficile spiegare che delle volte si può solo migliorare quello che già esiste, non avendo la bacchetta magica per rivoltarlo totalmente. Troppo complicato riconoscere che, nei termini della legge e dei diritti, anche un amministratore locale può arrivare solo fino a un certo punto e non andare oltre».

«Certo, per loro è una questione di seggiolone. Forse perché delle volte siedono in consiglio comunale convinti di essere a una festicciola tra bambini, dove o fai come dico io, oppure lo dico alla maestra, senza capire neanche per cosa si litiga – concludono da Noi X -. E mentre guardano il fantomatico seggiolone del vicino, non si rendono conto di essere ancora sul girello, quello strumento utile a tenere eretti i piccoli in procinto di imparare a camminare. Speriamo che presto possano farne a meno, ma dopo tre anni… chissà!».