Classe 1984, dipendente STIE, segretario della Circoscrizione di Legnano della Lega Nord dal 2015: è questo l'identikit di Gianluca Alpoggio, assessore della "neonata" giunta Fratus con deleghe all'assetto e gestione del territorio, all'ambiente ed allo sportello unico imprese (qui il servizio)

Certamente uno dei nomi più "chiacchierati" nelle settimane di "gestazione" del nuovo esecutivo cittadino (qui il servizio), ora che si è insediato Alpoggio sta prendendo le misure del proprio assessorato, ma ha già le idee chiare sugli obiettivi a lungo termine: «far rinascere Legnano per dare nuovamente alla città il ruolo di punto di riferimento».

Una nomina, quella del neo assessore ad urbanistica, ambiente e SUAP, che arriva a coronamento della soddisfazione più grande, quel quasi 23% di voti "portati a casa" dal Carroccio come lista. «Nessuno ci credeva – commenta sorridendo Alpoggio –, quando dicevo che la Lega sarebbe arrivata al 20% mi davano del matto. L'unica pecca è quella di non essere arrivati ad essere il primo partito in città. I voti sono arrivati grazie al lavoro fatto sul territorio, e proprio per questo io voglio essere un assessore tra la gente, non voglio tradire le aspettative che le persone hanno».

Ma anche una nomina che in un primo momento era apparsa vicina a sfumare, anche se alla fine è andata in porto. «Ho fatto quel che avevo dichiarato – spiega Gianluca Alpoggio –. Da subito ho chiarito che, se avessi accettato le deleghe, sarebbe stato solo a determinate condizioni: queste condizioni sono state ottemperate, c'è stato un chiarimento e ho accettato le deleghe».

Alpoggio, dicevamo, sta ancora prendendo le misure rispetto alle deleghe che gli sono state assegnate, ma le prime idee già ci sono.

Come la decisione di non intervenire "con l'accetta" sul PGT, anche se qualcosa, certamente, cambierà (ed un primo esempio nelle scorse settimane c'è già stato, con l'apertura della rotatoria di via Pisa anche in ingresso al quartiere San Paolo). «Solitamente, quando cambia l'amministrazione, cambiare il PGT è quasi un atto politico, ma ad oggi non me la sento di dare una variante generale al PGT, anche perchè a mio giudizio quella fatta dalla scorsa amministrazione non è stata un'ottima scelta, sono stati soldi buttati. Proprio per questo, non ho intenzione di far ripartire l'iter, bloccare di nuovo tutto e far spendere altri soldi ai cittadini per un vezzo politico».

O come la scelta di agire a livello comunale per la tutela dell'ambiente. «Vorrei una progettualità ed una valutazione delle problematiche, come ad esempio l'Olona, a livello sovracomunale, perchè per dare una voce consistente alle tematiche ambientali bisogna guardare oltre i confini cittadini». Posizione, questa, certamente favorita dall'"asse" leghista con Parabiago e Nerviano: «Che Parabiago e Nerviano abbiano una giunta sostanzialmente leghista sicuramente permette di intavolare discussioni ampie, ma ciò non toglie che, al di là del colore politico, se gli obiettivi sono comuni io sono sempre disposto ad ascoltare e collaborare con tutti».

Per le valutazioni di merito, naturalmente, ci sarà tempo, ma le prime critiche sono già arrivate, e allora il neo assessore non perde tempo per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «So che qualcuno ha criticato la mia scelta di continuare a svolgere la mia attività di dipendente STIE, ma sono convinto di riuscire a gestire sia l'assessorato, sia il lavoro, senza mancare a nessuno dei miei doveri. Se qualcuno vuole sollevare qualche polemica, lo invito a farlo qualora non dovessi adempiere ai miei doveri da assessore».