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Tutti per Nerviano boccia il piano diritto allo studio: “Continuità con il passato”

Tra i punti critici: la scarsità di rifermenti all'edilizia scolastica, il riferirsi solo alla fascia di età 3-13 anni...

Tutti per Nerviano boccia senza riserve il piano diritto allo studio 2018-2019 approvato dalla sola maggioranza nella seduta di consiglio comunale di ieri sera, martedì 25. Il documento, come sostenuto in aula dalla consigliera Daniela Colombo, sarebbe colpevolmente privo di una linea politica e in continuità con il passato.

Di seguito la posizione integrale di Tutti per Nerviano.


Per il secondo anno consecutivo la Giunta leghista ha presentato un Piano di Diritto allo Studio che si caratterizza per l’assenza totale di una linea politica.

Sebbene negli anni dell’opposizione Lega, Gin e Con Nerviano non abbiano mai votato i Piani precedenti, la versione 2017-2018 del documento si contraddistingue ancora per una impostazione in continuità con il passato.

Per questa Amministrazione il tema dell’edilizia scolastica costituisce un elemento marginale da non citare così come il diritto allo studio resta ad appannaggio esclusivo della sola fascia d’età che va dai 3 ai 13 anni mentre il restante 46% della popolazione scolastica non trova nessuna attenzione e nessun progetto a sostegno del suo legittimo diritto allo studio…

In un clima di rassegnazione degli utenti, spiccano ancora una volta l’assenza di un progetto riguardante la messa a norma dei plessi scolastici, il posticipo a data da stabilire dell’apertura della nuova Scuola di via dei Boschi, promessa invece dall’Assessore Rimondi per l’anno scolastico 2017-2018 e la mancanza di borse di studio e progetti premianti per gli studenti particolarmente meritevoli di ogni ordine e grado.

Sulla scia della mediocrità che contraddistingue le iniziative integrative alla didattica, anche la domanda sembra assuefarsi ad un livello privo di reazioni o di proposte stimolanti .

Non c’è allora da stupirsi se i progetti, ripetuto allo sfinimento da oltre 10 anni (11 progetti musicali e 13 progetti alimentari) diventano “pregnanti” o se assume una connotazione da “cambiamento epocale”, per citare la definizione dell’Assessore Girotti, l’inserimento di un corso di inglese nella scuola dell’infanzia …

Ma forse, ancorché questi progetti restino importanti, ci dovrebbe essere anche dell’altro.

Perché Diritto allo Studio è anche educazione civica per promuovere la cittadinanza attiva e preparare i ragazzi ad essere i cittadini di domani; è far comprendere alle nuove generazioni il mondo in cui stanno crescendo dove l’inglese non è il fine ma il mezzo per avviare progetti di intercultura senza barriere e senza pregiudizi perché se questi ragazzi si troveranno semplicemente a lavorare in contesti multinazionali, è questa eterogeneità che incontreranno sul loro cammino.

E Diritto allo Studio è anche premiare con un riconoscimento tangibile le performance eccellenti e riconoscere pubblicamente il merito a chi si impegna e si distingue in una società che spesso risponde con l’indifferenza e non restituisce nulla per questo impegno e queste competenze.
 

Tutti per Nerviano

Redazione
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Pubblicato il 26 Luglio 2017
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