Non è sicuramente per mancanza di rispetto, ma sicuramente per chiarire meglio la situazione e, via, anche per togliersi qualche sassolino che lo ha disturbato non poco nelle fasi preliminari della campagna elettorale e amareggiato una volta aperte le urne. Luciano Guidi candidato sindaco di Alternativa Popolare, fuori dal consiglio comunale e dalla Città Metropolitana, ha sempre parlato di un "suicidio politico" da parte del partito ed oggi, dopo le considerazioni dell'on. Paolo Alli, replica con determinazione.

"Ho visto la foto ricordo che sicuramente entrerà negli annali (quella pubblicata accanto, ndr), ma soprattutto ho letto le dichiarazioni dell'on. Alli che, data la sua autorevolezza, meritano di essere commentate – esordisce Guidi – . Spiega che l'errore è coinciso nella presentazione di due liste e che entrambe non hanno superato la quota del 3%. In realtà, chi conosce i meccanismi elettorali sa che non è automatica l'attribuzione del seggio, se anche una sola lista dovesse superare quella soglia. Ipotizziamo che la sola lista di Alternativa Popolare avesse raggiunto i numeri complessivi delle due liste 962 (AP 643 + GP 319, ndr) e non i 1.046 del candidato Luciano Guidi, ebbene non avremmo comunque partecipato alla suddivisione dei 9 seggi attribuiti alle minoranze, in quanto l'ultima quota per la ripartizione si è fissata ai 1.042, attribuito al PD".

"La scelta giusta, dopo aver corso in solitudine – prosegue Guidi -, era il famoso apparentamento caldeggiato dalla maggior parte dei candidati delle due liste, proprio per le ragioni politiche espresse più volte: basta ricordare il modello Lombardia e i vari apparentamenti che hanno caratterizzato i successi ottenuti a Monza, Como, Sesto San Giovanni, Abbiategrasso, Magenta e Cuggiono da un Centrodestra unito".

"Per il resto – conclude Guidi – non amo partecipare alla gara di coloro che, sconfitti nelle elezioni, cercano in ogni modo ragioni per gufare e rancorosamente presagire scenari fallimentari. Su un punto concordo. Esiste un sindaco di nome Gianbattista Fratus… eletto dai cittadini e quindi lasciamolo governare con la sua squadra. Infine, sono più interessato a seguire con attenzione lo scenario politico nazionale e regionale del nostro partito che manifesta evidenti segni di divisione, non solo quindi a Legnano, e che ha bisogno certamente di nervi saldi e anche di lungimiranza politica".