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Parabiago contro l’accattonaggio, PD: “Restiamo umani”

In corso operazioni di agenti in borghese per contrastare il fenomeno - I dem: "Notizia vergognosa e deplorevole"...

(c.l.) Il sindaco Raffaele Cucchi scende in campo contro l'accattonaggio. In questi giorni d'estate alcuni agenti di Polizia Locale in borghese stanno operando sul territorio per cercare di contrastare il fenomeno. Tra le zone sotto lente di ingrandimento speciale quella del mercato. A vietare le elemosina è l'articolo 26 del regolamento di Polizia Urbana del Comune, che recita: «E’ vietato raccogliere questue ed elemosine per qualsiasi motivo in modalità tale da causare disturbo ai passanti o pregiudizio per la propria o altrui incolumità o creando intralcio alla circolazione veicolare». E Cucchi, sindaco e assessore alla sicurezza, è deciso a farlo rispettare.

Questa linea dura, però, non piace al gruppo consiliare del Partito Democratico di Parabiago, che bolla l'azione come «vergognosa e deplorevole». «In spregio ad ogni morale ecco tornare a galla per l'ennesima volta il meccanismo del capro espiatorio, l'arma della distrazione di massa scrivono i consiglieri dem -. In un Comune in cui tutto resta immobile, in cui si asfaltano e rattoppano solo le vie del centro mentre le frazioni, lontane e abbandonate, restano un colabrodo, in cui i consigli comunali e le commissioni consigliari vanno deserte per l'assenza dei consiglieri di maggioranza, impegnati in una polemica imbarazzante e sempre più evidente con il primo cittadino, ecco che quest'ultimo per riempire di sé le pagine dei giornali se la prende con una delle categorie più deboli, attacca gli emarginati, minacciando persone ridotte sul lastrico di una multa di 350€! Tutto ciò è indecente! Il "sindaco poliziotto" (della domenica) dice di scendere in strada a difesa dei cittadini, si fa paladino di una sicurezza e di un decoro a Parabiago inesistenti!»

«Diciamolo alla cittadinanza che da mesi i consiglieri di maggioranza disertano gli impegni istituzionali, non nascondiamoci dietro un dito, o peggio dietro le punizioni inflitte ai più deboli – concludono i consiglieri di centrosinistra -. Signor sindaco, cerchiamo di essere responsabili. E, soprattutto, cerchiamo di restare umani».

Di seguito la posizione integrale del Partito Democratico.


Luglio 2017. Nel pieno dell'estate a Parabiago accadono fatti strani. Come se non vi fosse nulla di cui parlare in questi giorni di caldo e partenze sui giornali e sui display luminosi in giro per la città è apparsa la notizia che il nostro sindaco si è impegnato in una battaglia contro dei nemici inattesi. Di chi si tratterà mai? La notizia se non fosse vergognosa e deplorevole potrebbe far sorridere. Purtroppo non c'è nulla da ridere: il sindaco dice di aver schierato le forze della polizia locale e di essere sceso in campo in prima persona per colpire le persone che chiedono l'elemosina. Ebbene sì, in spregio ad ogni morale ecco tornare a galla per l'ennesima volta il meccanismo del capro espiatorio, l'arma della distrazione di massa. In un comune in cui tutto resta immobile, in cui si asfaltano e rattoppano solo le vie del centro mentre le frazioni, lontane e abbandonate, restano un colabrodo, in cui i consigli comunali e le commissioni consigliari vanno deserte per l'assenza dei consiglieri di maggioranza, impegnati in una polemica imbarazzante e sempre più evidente con il primo cittadino, ecco che quest'ultimo per riempire di sé le pagine dei giornali se la prende con una delle categorie più deboli, attacca gli emarginati, minacciando persone ridotte sul lastrico di una multa di 350€! Tutto ciò è indecente! Il "sindaco poliziotto" (della domenica) dice di scendere in strada a difesa dei cittadini, si fa paladino di una sicurezza e di un decoro a Parabiago inesistenti! Lo sanno bene i pendolari che ogni giorno assistono al deplorevole stato di abbandono e degrado del sottopasso della stazione, quando non devono addirittura constatare il furto della propria bicicletta o della propria auto.

A chiunque appare evidente che non si garantisce alcuna sicurezza con le azioni slogan, specialmente ai danni di persone che andrebbero aiutate e assistite, e che invece devono subire le reazioni convulse di un'amministrazione che ha bisogno di mascherare le proprie grosse difficoltà, e che lo fa multando i reietti e coprendo di asfalto fresco in centro poche centinaia di metri di carreggiata. Signor sindaco, davvero, non si vergogna? Cerchiamo di dire le cose come stanno. Diciamolo alla cittadinanza che da mesi i consiglieri di maggioranza disertano gli impegni istituzionali, non nascondiamoci dietro un dito, o peggio dietro le punizioni inflitte ai più deboli. Signor sindaco, cerchiamo di essere responsabili. E, soprattutto, cerchiamo di restare umani.

Gruppo consiliare del Partito Democratico di Parabiago

Redazione
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Pubblicato il 23 Luglio 2017
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