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Città Metropolitana a rischio default: «Pensate anche ai dipendenti precari»

Mentre si cerca una proproga per il bilancio i lavoratori a rischio chiedono una soluzione “ponte” - L'opposizione: «Attenderemo fino al 7 luglio poi dimissioni di massa»

Nube nera sulla Città Metropolitana a rischio default. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala ha annunciato «una visita di una commissione, come ho chiesto, composta da funzionari della presidenza del Consiglio e del Mef, nei primi giorni di luglio». L'obiettivo è chiedere di prorogare il bilancio, la cui scadenza sarebbe domani, 30 giugno insieme a quella dei dipendenti precari dell'ente: «Il tema è chiarissimo e io mi faccio forte di una promessa del presidente del Consiglio di occuparsi della cosa», sono sempre le parole di Sala.

Proprio questa mattina, 29 giugno, alle 10.30, in Sala Pedenovi presso Palazzo Isimbardi, si è tenuta una Conferenza Stampa indetta da Graziano Musella, Capogruppo di Forza Italia: «Attenderemo fino al 7 di luglio una risposta del Governo dopo di che ci dimetteremo in blocco – sono state le parole di Musella -. Questa situazione dimostra che la riforma sulle province, così come è stata fatta è completamente sbagliata»

Il fallimento della Città Metropolitana farebbe saltare i servizi oggi garantiti dell'ante (ad esempio la manutenzione delle suole) ma a subirne le conseguenze diretet sono anche i dipendenti di Palazzo Isimbardi, in particolare quelli assunti con contratti a tempo che rischiano, per l'ennesima volta, di rimanere a casa senza lavoro: «Dopo 7, 8, 10 anni a tempo determinato, dopo aver superato concorsi pubblici, dopo decine di rinnovi contrattuali, dopo aver occupato l’Ente per ben 3 volte, siamo nuovamente in scadenza al 30 Giugno (Domani!!) e nessuno ci garantisce la continuità del nostro rapporto lavorativo», è l'ennesima esternazione dei lavoratori di Palazzo Isimbardi

«Posto che i 50 milioni che mancano per il pareggio di bilancio non derivano da una cattiva gestione dell’amministrazione ma dal fatto che l’Ente gira allo Stato gran parte delle proprie entrate, così come imposto dalla Legge del Rio posto che il decreto Madia consentirà, a partire dal 2018, di avviare percorsi di stabilizzazione dei dipendenti precari di lungo corso nelle pubbliche amministrazioni e interrompere oggi il nostro rapporto di lavoro con l’Ente significa mettere a rischio la possibilità di superare una volta per tutte la precarietà – scrivono i dipendenti in una nota stampa –  chiediamo che l’amministrazione trovi una soluzione “ponte” che ci garantisca di non interrompere il nostro rapporto di lavoro, in attesa che siano superati i problemi legati al bilancio».

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Giugno 2017
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