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Minoranza interna: “Impossibile che il sindaco ci ripeschi”

Dopo la mano tesa della prima cittadina, la risposta ufficiale dei quattro "dissidenti"... Lascia anche Frau: "Il sindaco si dimetta"

(c.l.) «I tempi dell'Esaù biblico che si vendette per un piatto di lenticchie, sono ormai tramontati». La minoranza interna alla squadra Rossetti sceglie questa immagine per far chiarezza sulla propria posizione dopo l'invito del sindaco a tornare e a sostenere l'amministrazione. Anni di opposizione, seppure interna, non si riuscirebbero a cancellare con una spugna. E questo segnerebbe la fine dell'esperienza dell'amministrazione Rossetti.

«A questo punto ci chiediamo come sia possibile l'improvvisa collaborazione auspicata dal Sindaco – scrivono Antonio Lazzati, Giuseppe D'Anna, Simona Dell'Acqua e Calogero Mantellina –, con il suo gruppo che per quasi tre anni non ci ha coinvolto nelle scelte, nelle decisioni di qualsiasi genere». E aggiungono: «Forse il Sindaco si è talmente assuefatto alla logica del PD che pensa di poter far valere la consuetudine della spartizione delle poltrone?».

A rompere l'armonia tra i due fronti della ormai ex maggioranza, secondo i quattro, fu l'ingerenza politica del Partito Democratico nella lista civica, che ne avrebbe snaturato l'identità. Da allora altre divergenze si sono aggiunte: una su tutte la posizione inconciliabile su Amcem, la azienda multiservizi di Cerro Maggiore.

Di seguito la lettera integrale a firma Giuseppe D'Anna, Simona Dell'Acqua, Antonio Lazzati, Calogero Mantellina.


Leggiamo con sorpresa che il Sindaco spera di riuscire a portare dalla propria parte i quattro consiglieri della minoranza interna: Antonio Lazzati, Calogero Mantellina, Simona Dell'Acqua e Giuseppe D'Anna e dichiara “non abbiamo nulla in contrario rispetto al loro ritorno e siamo pronti al dialogo”.

Nessuno di noi ha mai avuto percezione che l'Amministrazione, ora in seria difficoltà potesse invitarci ad un incontro. Solo adesso scopriamo attraverso i mass media che il Sindaco vede nella nostra partecipazione fattiva la salvezza della sua Giunta traballante minata da dissidi interni e da divergenze di cui non eravamo a conoscenza (vedi dichiarazione di Landoni, Banfi, Spataro e del Sindaco stesso del 10/03).

Ora, a uova rotte nel paniere, Rossetti fa intendere che potremmo essere l'ago della bilancia e ci invita pubblicamente ad un incontro. Incoerenza pura o solo il maldestro tentativo di addossare a qualcun altro la responsabilità del fallimento della sua Amministrazione? Tutto questo invece è frutto di un regolamento di conti interno alla Giunta, di gelosie e tentativi di prevaricazione, di una mancanza totale di fiducia reciproca come dichiarato dallo stesso sindaco, oltre all'incoerenza amministrativa dell'Assessore al Bilancio che dichiara di non voler essere coinvolta in decisioni precedenti la sua nomina.

Il nostro “dissentire” come più volte spiegato nel corso di questi anni è stato determinato dal cambio di rotta che ha snaturato la Lista Civica con il prevalere della logica dei partiti.

Ci preme sottolineare che nonostante la nostra effettiva estromissione abbiamo sempre appoggiato le delibere di Consiglio che andavano a favore dei cittadini e della macchina comunale.

A questo punto ci chiediamo come sia possibile l'improvvisa collaborazione auspicata dal Sindaco, con il suo gruppo che per quasi tre anni non ci ha coinvolto nelle scelte, nelle decisioni di qualsiasi genere.

Addirittura non siamo mai stati neppure messi a conoscenza della data di convocazione dei Consiglii Comunali, se non attraverso gli SMS inviatici della Segreteria.

Ci sembra incomprensibile come ora il Sindaco pensi di “ripescarci” quando sono mesi che, inascoltati, ignorati, criticati, abbiamo sollevato dubbi sull'operato della Multiservizi, il cui bilancio 2015 è stato votato a maggioranza nonostante il parere contrario dell'Area Finanziaria e dopo che, non convinti, abbiamo richiesto tutti gli atti amministrativi necessari per poter fare, in collaborazione con l'opposizione, un Esposto in Procura e una segnalazione alla Corte dei Conti.

Dopo diverse esternazioni dei nostri dubbi, mai presi in considerazione, all'Assessore Croci, uomo di fiducia del Sindaco, sulla gestione dell'AMCeM e conseguentemente alle dichiarazioni del Sindaco nel Consiglio del 28/10/2016 “Se fosse stato per me avrei approvato il bilancio già al mese di luglio”, ci risulta alquanto strano che ora ci inviti a collaborare.

Forse il Sindaco si è talmente assuefatto alla logica del PD che pensa di poter far valere la consuetudine della spartizione delle poltrone?

Ci premuriamo di ricordarLe che i tempi dell'Esaù biblico che si vendette per un piatto di lenticchie, sono ormai tramontati.

Giuseppe D'Anna, Simona Dell'Acqua, Antonio Lazzati, Calogero Mantellina

Redazione
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Pubblicato il 11 Marzo 2017
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