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Corrado Scaglia, il trampoliere-ginnasta che gareggiava alle olimpiadi

Ecco la prima di una serie storie raccolte nei manieri di contrada.  Il primo racconto ha come protagonista Corrado Scaglia che sfila come giocoliere per la contrada di San Domenico.   

Nell'ambito di una collaborazione con la testata Varesenews.it riferita al Palio 2019 pubblichiamo con piacere alcune storie raccolte nei manieri di contrada e firmate dalla giovane stagista della testata varesina Francesca Cisotto. Il primo racconto ha come protagonista Corrado Scaglia che sfila come giocoliere per la contrada di San Domenico. 


È Corrado Scaglia, il trampoliere che anima la sfilata della contrada di San Domenico nel tradizionale Palio di Legnano. Dietro quelle lunghe leve che lo innalzano al di sopra di tutti gli altri partecipanti alla storica sfilata che precede la gara, c’è un passato da atleta olimpico, al fianco di Yuri Chechi e altri grandi campioni della ginnastica.

[pubblicita]  La prima edizione a cui ha partecipato è stata quella del 2009 ed oggi, dopo 8 edizioni, racconta la vita nella contrada e del palio come una piacevole ed emozionante tradizione da portare avanti di anno in anno: «Ormai San Domenico è una seconda famiglia, è tutto iniziato un giorno in cui io ed il gruppo di giocolieri di cui faccio parte, siamo stati chiamati a partecipare alla sfilata della contrada, da lì non ho più smesso – racconta Corrado –. È una bellissima esperienza di unione e collaborazione tra amici, più che colleghi, che impegna molto a livello fisico, ma che alla fine ripaga. Vedere le persone che applaudono sorridenti al tuo passaggio, dopo un anno di preparazione e di lavoro, non ha prezzo».

Corrado, come detto, non è solo un trampoliere, tra bastoni e clavette, è stato anche un atleta olimpico di ginnastica artistica a fianco di Yuri Chechi e altri campionissimi: «Ho avuto la fortuna di essere un ginnasta, nonostante la mia altezza, trascorrendo 11 anni di palestra in nazionale, dal ‘79 al ‘90, e diversi anni a fianco del campione italiano Yuri Chechi – spiega l’atleta –. Dopo la prima vittoria a nove anni, nel ’73, ad un campionato regionale tra 65 bambini, ho capito che forse sarei dovuto andare avanti e così, ho raggiunto nell’83 il primo posto nei campionati assoluti di Ferrara, al corpo libero e il 72esimo posto in una gara internazionale superando dei grandissimi ginnasti». Ma non è tutto, in totale, ha partecipato a 47 gare nazionali federali concludendone 7 al primo posto e a 39 competizioni internazionali, tra cui la 22esima edizione dei campionati del mondo, svoltasi a Budapest nell’83, la 24esima edizione dei campionati del mondo, a Rotterdam nell’87 e alle Olimpiadi a Seul nel 1988.

Si trasforma anche in professore di ginnastica per i suoi alunni del Liceo e dai trampoli alla cattedra c’è una bella differenza: «Quella da giocoliere e trampoliere è una professione che ti porta ad avere un rapporto particolare con le persone, ti incontrano e sorridono perché tiri fuori il meglio di te portando allegria non solo tra i più piccoli e infatti, come gruppo di giocoleria, abbiamo collaborato non solo con scuole materne e asili, ma anche con case di riposo ed altre organizzazioni per portare allegria e, alla fine, partecipano sempre tutti. Mentre da professore molto spesso mi trovo a dover spronare i giovani, che non hanno più la mentalità di una volta nei confronti dello sport. Molti adolescenti di oggi non svolgono alcuna attività fisica, invece la ginnastica, come gli altri sport, è fondamentale, perchè aiuta la coordinazione, insegna a rispettare le regole e i compagni. – Ricorda il professore – Gli sport formano e inquadrano, per questo tutti, fin da piccoli, dovrebbero essere spronati a trovare lo sport al caso proprio».

Francesca Cisotto

Redazione
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Pubblicato il 23 Maggio 2019
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