Nel video di Vittoria Alberti, il Duomo di Siena invaso dai contradaioli dell'Onda in festa

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Con questo ultimo commento di Eleonora Mainò, collega senese de Il Verrocchio e di Siena TV, si chiude lo Speciale dedicato al Palio dell'Assunta. Ringraziamo Eleonora, per l'amichevole collaborazione e per corrispondenze di assoluto spessore paliesco. Esprimiamo altresì un sentito grazie a tutti gli amici contradaioli che ci hanno riempito di messaggi, immagini e video. Sperando di non dimenticare nessuno, ricordiamo Matteo Garegnani, Mirco Jurinovich, Antonio De Pascali, Cristiano Poretti, Vittoria e Letizia Alberti, Davide Bartesaghi, Mauro Nebuloni, Alessandro Natali. 

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Il Palio decide da se' quale strada prendere, da', toglie, restituisce toglie ancora come e dove vuole.

Si corre in nove il Palio dell'Assunta, la Lupa non partecipa alla carriera, a metà pomeriggio sembra che a parte la cocciutaggine di Bartoletti niente più possa ostacolare il successo di Tittia e dell'Istrice. Ma la sorte mescola ancora le carte, l'Istrice va di rincorsa e il canape come detto, come sempre, risulta determinante. Oca e Torre continuano nel loro Palio a due iniziato nei giorni precedenti, Mari sceglie ancora la seconda fila rendendo a Bighino il lavoro ancora più semplice. Tittia aspetta poco, quasi nulla, rimangono le due avversarie al canape e il Bruco.

La testa da subito e' delle tre Contrade che fanno la corsa, le prime tre di postazione al canape: Chiocciola, Montone e Onda. Mannucci paga forse il primo Palio (pur se alla terza presenza) corso davvero, il suo cavallo poi via via che si consumano i metri è in evidente difficoltà di risorse, Bartoletti fa Bartoletti, non molla ma Sarbana è in flessione rispetto a Luglio o forse patisce una corsa non di testa, sta di fatto che lui ci riprova come da copione, aspettando forse in seconda posizione un passo falso della Chiocciola. In seconda battuta Aquila e Selva che pur da dietro onorano la corsa e il proprio giubbetto fino in fondo. Le altre si spengono in cadute.

Il capolavoro è quello dell'Onda però e non solo perché chi vince ha sempre e comunque più ragione ma soprattutto per una serie di fattori messi uno sull'altro che hanno portato la Contrada di Giovanni Dupre', a cui il cencio era dedicato, a conquistare la vittoria. Intanto il cavallo, inutile cercare parole di fiducia nel soggetto spese sia nei giorni scorsi che in passato, Porto Alabe è uno di quei soggetti affidabili che tutti abbiano sempre messo dentro sia a lotti medio alti che medio bassi per affidabilità, esperienza e null'altro, la stessa Contrada che oggi gode della vittoria, dopo averlo ricevuto in sorte a luglio con entusiasmo lo ha accolto in maniera silenziosa ad agosto. E invece il lavoro della stalla combinato sicuramente anche con la studio che avrà fatto Carlo Sanna per portarlo primo al terzo bandierino ha portato questo cavallo ad esprimersi in un galoppo fortissimo, a tratti impressionante. Un cavallo tanto maneggevole e sicuro da permettere a Brigante di "mandare" con una mano sola.

Brigante, atteso, aspettato da diverse carriere in un anno mette in atto quello che tutti ci attendevamo da lui. Come se luglio fosse stata la sua prova generale o forse il suo vero esordio, ad agosto una ne pensa( vincere) e cento ne fa: supera, nerba, spinge, inganna Bartoletti tra traiettorie esterne ed interne e compie tre giri che lo catapultano, adesso con ragione, tra i big del Palio.

La classifica dei fantini con il 2017 subisce uno scossone, Trecciolino ne sembra già fuori, Tittia e Mari portano a casa un anno deludente, davvero deludente. Bartoletti e Sanna combattono ( non solo vincono ), Bighino torna nel suo ruolo abituale fedele agli ordini ricevuti, Coghe jr e Gingillo pur da dietro non mollano mai. Carboni, assente forzato, sarebbe stato un sicuro protagonista che però la sorte decide di rimandare al prossimo anno.

Esce dalla scena dei cavalli da Palio Morosita, su Porto Alabe l'età incombe, Sarbana si conferma un cavallo da prime posizioni, Polonski non è giudicabile, ma l'analisi dei cavalli per il 2018 avrà bisogno di molto tempo. L'inverno cala, come da tradizione, in maniera improvvisa su Siena, l'estate sarà lunga e calda ancora fino a maggio del prossimo anno solo per la Giraffa e l'Onda per gli altri inizia, già da oggi, la corsa al 2018. 

In chiusura di questo filo rosso che ha portato con occhi senesi il Palio di Siena a Legnano e ai lettori di Legnanonews, le parole di Carlo Sanna, detto Brigante, un fantino legato a Legnano già da qualche anno:"Sono stati tre giri intensi, cercavo Porto Alabe, ci credevo perché mi ci vedevo bene sopra, ho fatto un Palio impostato da subito per vincere, aver davanti Scompiglio e Sarbana come a luglio mi ha dato il vantaggio di conoscere già le mosse del mio diretto avversario in corsa, favorito anche da un cavallo, il mio, che mi ha dato tutta la sicurezza e l'affidabilità possibile per mettere in atto traiettorie e mosse senza mai dovermi preoccupare di perdere metri per correggerlo. Sono felicissimo di questa vittoria che corona 4 giorni davvero belli nell'Onda" .

Eleonora Mainò

La galleria fotografica è di Letizia Alberti