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Palio di Legnano

Palio Siena: Una giornata strana

La pioggia, ma non solo, ha caratterizzato il primo giorno della carriera senese - Il commento della amica collega Eleonora Mainò...

Eleonora Mainò, collega senese di Siena Tv e della testata online Il Verrocchio, ha vissuto con noi l'ultima edizione del Palio. E' nata così una amicizia per una passione comune. Oggi, con grande piacere ospitiamo un suo commento sulla prima giornata della carriera di Provenzano. Un testo da leggere tutto d'un fiato… Grazie Eleonora!


Una giornata strana, diversa, che ci ricorderemo per molto. Una atmosfera che immaginarsi era difficile fino a qualche giorno fa. Imponente dispiegamento di forze dell'ordine in tutto il centro a creare un clima inusuale per tutta la prima giornata di Palio, ore lunghe più di sempre nel giorno per tradizione infinito del gioco senese.

Poi la magia. Iniziano ad entrare le Contrade e tutto pare scomparire: i controlli di sicurezza, le scritte exit ai vicoli, il pomeriggio su piazza del Campo torna al solito sapore, gli squilli di chiarina sebbene ad un'ora inconsueta riportano tutto e tutti al giusto posto.

Tanti i legnanesi presenti, il gran maestro Alberto Oldrini su tutti. Si erano viste belle batterie all'ora di pranzo, tanta grinta dei giovani, belle battaglie da far pensare che è un dispiacere che, dopo batterie così combattute, la sorte abbia tolto una prova, la prima, per rendere l'onore di un giubbetto a uno di questi ragazzi, primo su tutti Jacopo Pacini.

Poi l'attesa della scelta, allungata dal ballottaggio tra Rocco Ro e Quasimodo di Gallura, andato poi a favore del secondo. Ed ecco che il lotto medio basso, annunciato più volte e su più canali nell'ultimo mese, prende forma, e le punte diventano Sarbana e Smeraldo Nulese, un palio all'attivo per ciascuno e gli esperti Porto Alabe e Mississippi.

La cavallina della Scuderia Bionica, di cui fanno parte, tra i proprietari, i legnanesi Davide Bartesaghi e Mauro Nebuloni, allenata da Antonio Siri, diventa in un attimo, se già non lo era, l'oggetto del desiderio di tutti. Sarbana prende nuovamente la via di Provenzano, ancora una volta in sorte alla Giraffa, quasi come uno di quei buffi giri della sorte che fa il Palio.

Smeraldo Nulese va in Civetta, dove il rapporto con Mari è così saldo da non lasciare presagire altra scelta di monta ed infatti sarà così. Da capire il Palio che imposterà l'avversaria Leocorno, a cui è andato in sorte Quasimodo di Gallura, contrada vicina secondo le voci al ritorno nella conchiglia senese di Dino Pes, rientro che prende forma reale nelle ore successive l'assegnazione .

Porto Alabe va in sorte all'Onda che accoglie l'esperto barbero con enorme gioia ben confermata dall'ufficialità della monta di Giovanni Atzeni. Prima dell'arrivo di Atzeni in Malborghetto, c'è Bartoletti accasato nella Giraffa, con una scelta che vista la fisicità di Sarbana e quella di Scompiglio stupisce i più. 

Di sicuro i nomi da sistemare sono quelli classici, appare chiaro come Buti Fucecchio e Ferrara poco abbiano parlato per quello che riguarda le scelte dei Capitani di Siena e come invece il Palio di Legnano diventi senza dubbio l'anteprima delle scelte di Siena, salvo rare eccezioni. Chi fa presenza a Legnano, in maniera importante come Atzeni e Mari o in maniera poco incisiva come Bartoletti, poi indossa un giubbetto in Piazza del Campo.

Si rincorrono le voci che fanno Zedde e Sanna e Ricceri prima in una più che in un'altra Contrada. Enrico Bruschelli si sistema su Mississippi nella Pantera. Ancora da aggiustare Torre, Selva, Bruco e Aquila e Tartuca per cui sembrano in definizione le monte rispettivamente di Murtas, Coghe ( almeno per la prima-seconda prova), Salasso e Bruschelli Senior; difficile che ci sia posto in questa tornata per Pusceddu, mentre improbabile che Gingillo non trovi spazi.

Il 29 giugno si chiude col suono dei tamburi della Chiocciola, che come da tradizione onora in questo giorno così speciale San Pietro e Paolo, suoi santi patroni.

L'assegnazione di pomeriggio sicuramente sballa i ritmi del valzer delle monte, che oltre che confusi dal collocare alcuni fantini sui soggetti di minor valore rimasti, sembra lasciare il passo di danza definitivo per le monte se non alla nottata che si farà a breve di sicuro alla giornata di domani.

Eleonora Mainò


In tarda serata, le monte, con la sorpresa di Coghe j. alla Selva

PANTERA – Enrico Bruschelli detto Bellocchio
ONDA – Giovanni Atzeni detto Tittia
LEOCORNO – Dino Pes detto Velluto
TORRE – Sebastiano Murtas detto Grandine
CIVETTA – Andrea Mari detto Brio
SELVA – Andrea Coghe 
AQUILA – Carlo Sanna detto Brigante
TARTUCA – Gigi Bruschelli detto Trecciolino
GIRAFFA – Jonatan Bartoletti detto Scompiglio
BRUCO – Alberto Ricceri detto Salasso

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Giugno 2017
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