Rischio rinvio per il Palio da domenica 28 maggio a domenica 4 giugno.

Oggi, martedì 14 marzo, il Consiglio dei ministri ha infatti indicato l'ultima domenica di maggio come possibile giornata per i referendum popolari relativi alla "abrogazione di disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti" e alla "abrogazione di disposizioni sul lavoro accessorio (voucher)".  

L'indicazione data dal Consiglio dei ministri deve essere ancora ufficializzata dal Ministero dell'Interno, ma ormai è quasi certo che andremo alle urne in questa domenica di maggio e il Palio dovrà slittare alla settimana successiva.

Un cambio di programma che provoca sempre qualche fastidio, soprattutto per i tempi della corsa cadenzati su un programma ben definito a livello nazionale e per le cerimonia ufficiali il cui programma è stato confezionato considerando domenica 28 maggio data della sfilata e della gara ippica.

L'ultima volta in cui il Palio è stato spostato alla domenica successiva è accaduto nel 2014, complice le elezioni europee. La Festa si svolse così il 1° giugno.

Intanto dalla segretaria della Cgil, che ha promosso i referendum, arriva il nuovo invito ad accorpare la consultazione referendaria con quella delle amministrative:  "Avevamo proposto l'election day e rinnoviamo questa richiesta-  ha affermato la leader Camusso- .Vista la data scelta, sarebbe possibile far coincidere il referendum con le elezioni amministrative e non perchè ci preoccupa il quorum, i Comuni al voto non sono tantissimi, sarebbe solo una scelta oculata, in un'ottica di finanza pubblica".