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Al Tigros regole d’oro per non restare senza acqua

Al corso di cucina, preparate ricette tenendo presente che alcuni alimenti influenzano le funzioni cognitive, la chimica del cervello e la memoria.

“Noi siamo quello che mangiamo” disse il filosofo tedesco Feuerbach e così anche al Tigros di Busto Arsizio sono state preparate ricette tenendo presente che alcuni alimenti influenzano le funzioni cognitive, la chimica del cervello e la memoria. Con la dottoressa Maria Antonietta Bianchi, medico specialista in scienze dell’alimentazione, della nutrizione e stili alimentari e la dottoressa Sara Frigerio, dietista esperta in qualità della nutrizione e stili alimentari, ai fornelli ospite d’eccezione lo chef Alberto Broggini del ristorante “Il Borgo degli Artisti”. Un evento in collaborazione con Ats Insubria, dipartimento di igiene e servizio di prevenzione sanitaria e promozione della salute.

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Lezioni di cucina al Tigros 4 di 6

Ai corsisti sono state proposte ricette ad alto contenuto di acqua, elemento centrale del corso proprio perchè il nostro corpo è fondamentalmente costituito di acqua. Ognuno ha un fabbisogno di acqua specifico in funzione del peso, dell’attività svolta e della temperatura dell’ambiente in cui vive. In genere, un adulto può perdere fino a 2 litri di acqua al giorno. Importante rispettare tre regole per non restare senza acqua: bere spesso e a piccoli sorsi, prediligere l’acqua ai succhi e alla bevande dolci e gassate, consumare frutta e verdura di stagione in abbondanza, al naturale o sotto forma di centrifugati. Da non dimenticare l'apporto di acqua e sostanze nutritive che si possono ottenere con un buon brodo. 

Prima ricetta presentata il lavarello scottato con yogurt greco, limone e “brodo” di cetrioli: «ho scelto il lavarello perchè si trova tranquillamente a km 0 nei nostri laghi» ha spiegato lo chef. Dopo averlo sfilettato e pulito, il pesce è stato cotto in una padella antiaderente con poco olio, «assolutamente extravergine di oliva», posandolo solo sulle squame: «una volta che il pesce è a temperatura ambiente significa che è cotto. Il pesce infatti non va cotto a temperature elevate». Proprio per questo motivo, in caso di cottura leggera del pesce, è consigliabile abbatterlo prima in freezer per 24 ore. Il lavarello è stato servito con yogurt greco condito con poco sale, pepe bianco e un filo d’olio, oltre al succo di cetrioli passati nella centrifuga, una grattata di limone e erbe aromatiche (aneto, menta e basilico). «La menta, una tra le erbe più profumate – ha spiegato la dott. ssa Frigerio -, ricca di vitamine e sali minerali, contiene il mentolo che aiuta i processi digestivi. Anche il basilico è ottimo in estate perchè ricco di sostanze nutritive e fresco». Il piatto è stato inoltre guarnito  con sfoglie di riso: dopo aver fatto stracuocere il riso per 40 minuti, lo si è frullato e spalmato su carta forno per farlo essicare. Infine è stato fritto per ottenere delle buone chips.

Secondo piatto preparato acqua di pomodoro, orecchiette di grano saraceno e burrata: un piatto estivo dove l’acqua di pomodoro e la burrata danno freschezza al piatto. I pomodori sono stati tagliati e frullati conditi con poco sale e pepe: la polpa è stata poi separata dal liquido limpido. La pasta cotta al dente è stata fatta intiepidire e poi guarnita con basilico e pinoli tostati. Alla fine è stata aggiunta l’acqua di pomodoro e la burrata spezzettata. «Lo scarto della centrifuga – ha consigliato lo chef – si può stendere su un foglio di carta da forno e lasciata seccare per usare da guarnizione».

«Il pomodoro è un tipico ortaggio estivo – ha sottolineato la dott.ssa Frigerio -, è ricco di acqua e di un antiossidante con proprietà antitumorali. Sarebbe bene scegliere pomodori maturi non trattati». La dott.ssa Bianchi invece ha posto l’accento sull’uso del sale, «da usare in quantità molto basse per prevenire le malattie cardiovascolari».

E per finire, spuma di limone, frutti marinati e non, con granita di moscato d’Asti. Per prima cosa, lo zucchero è stato scaldato con l’acqua e, una volta bollito, è stata aggiunta la gelatina precedentemente reidratata in acqua fredda e strizzata. Il moscato invece è stato stappato e messo in freezer per ottenere la granita. Le ciliege sono state marinate con il basilico mentre le fragole con pepe e aceto di lamponi. L’anguria invece è stata solo tagliata. Per servire, è stata disposta prima la spuma  e sopra sono state adagiate la frutta e la granita.

«I frutti rossi funzionano bene nell’abbassare l’acido iurico – ha commentato il piatto la dott.ssa Bianchi – e il pepe nero è un buon antiossidante. Certo, per questa macedonia ci vuole tempo e pazienza».

Galleria fotografica di Sabrina Distante

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Pubblicato il 19 Giugno 2018
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