La sposa di sangue
di C. Mola
ed. Mondadori
€ 19.00

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"Penso che l'importante sia il romanzo, non chi lo ha scritto. Che differenza fa se a scriverlo è stata una donna bellissima o un signore brutto e basso?". Eccolo, il primo mistero di questo libro: il suo 
autore. Carmen Mola è uno pseudonimo dietro cui non sappiamo chi si nasconde: di certo un autore di pregio, che ha saputo inventare un personaggio che difficilmente dimenticherete e una storia tesissima ed originale.

Susana Macaya, una ragazza gitana per parte di padre, scompare dopo la sua festa di addio al nubilato. Il suo cadavere viene ritrovato due giorni dopo nei sobborghi di Madrid. Potrebbe trattarsi di un omicidio come tanti, se non fosse che la vittima è stata torturata seguendo un rituale insolito e atroce. A rendere il tutto ancora più enigmatico è che si tratta dello stesso rituale seguito nell’omicidio di sua sorella Lara sette anni prima, sempre alla vigilia delle nozze. A ingarbugliare ulteriormente la vicenda contribuisce il fatto che l’assassino di Lara è in carcere da allora. Qualcuno ha voluto imitarlo? Oppure la persona arrestata è innocente e il vero assassino è ancora in circolazione?

Il “caso della sposa gitana” viene affidato all’ispettrice Elena Blanco che, oltre a essere esperta in crimini intricati e particolarmente efferati, è a capo della misteriosa Brigada de Análisis de Casos. Elena è una donna solitaria, appassionata delle canzoni di Mina e di automobili, con una predilezione per le relazioni sessuali stravaganti. Una donna vulnerabile, che di professione cerca soluzioni a enigmi atroci ma che – a sua volta – nasconde un segreto altrettanto terribile.

Un romanzo che parte come un giallo classico, ma si sviluppa in modo assolutamente originale: il lettore resta incollato alla pagina, in costante stato di suspence, senza però che per questo sia necessario infarcire le pagine di scene thrilling.

Davvero godibile.

Amanda Colombo – Galleria del Libro