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Il terribile fascino delle storie nere: “Storia dei miei lupi”

Caso letterario da oltre cinquantamila copie negli Stati Uniti

Storia dei miei lupi
di Emily Fridlund
ed. Dea Planeta
€ 17,00


Caso letterario da oltre cinquantamila copie negli Stati Uniti, acclamato dalla critica e finalista a sorpresa del prestigioso Man Booker Prize al fianco di grandi nomi come Paul Auster, George Saunders e Mohsin Hamid, "Storia dei miei lupi" disegna il ritratto di un personaggio e di un mondo corrosi da un’oscurità tanto vasta e invincibile da diventare la nostra. La sensazione di pericolo imminente, la paura di trovarsi di fronte a segreti terribili pronti a rivelarsi, la tensione creata da personaggi che non sono mai chi sembrano vi terrà incollati alle pagine per tutto il libro.

L'ambientazione aiuta, perchè tutto si svolge nell'America più profonda e selvaggia, quella dei paesini isolati, delle comunità chiuse e degli scarsi contatti col mondo… Siamo tra i boschi, le paludi e gli inverni infiniti del Nord Minnesota,in un piccolo centro dove non capita mai niente, e dove una ragazzina guardinga e solitaria come Linda Furston può trovare solo nei lupi un motivo di interesse. Ed è propio dei lupi – la sua unica, grande passione – che scrive – a sproposito – per una competizione scolastica. Se già non era l'idolo della scuola, dopo questo fatto Linda si trova ancora più sola.

Quando Patra, giovane madre con figlio piccolo al seguito, si trasferisce nella casa vicina alla sua, la perfetta solitudine che ammanta la vita di Linda comincia però a sfaldarsi. Viene assunta come baby sitter, anche se non sembra che in casa ce ne sia bisogno: Patra, infatti, è sempre a casa – a differenza del marito, che non c'è mai – solo sembra interessata ad altro… Senza farsi troppe domande, Linda si adatta in fretta all'accogliente routine di quella che presto diventa la sua famiglia elettiva. Finchè non si accorge che questa perfezione nasconde più di una crepa. Piccoli, inquietanti segnali alludono a un pericolo la cui esatta natura rimane celata alla vista. Un segreto, una ferita. Una minaccia che Linda, arruolata non più solo come babysitter ma come complice, si scopre disposta a ignorare pur di essere amata, e che, pagina dopo pagina, prende corpo sotto lo sguardo attonito del lettore.

Una vero congegno ad orologeria.

Amanda Colombo – Galleria del Libro

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 12 Agosto 2018
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