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Si sorride con “A cantare fu il cane”

Torna Andrea Vitali, e lo troviamo in grandissima forma! 

A cantare fu il cane
di A. Vitali
ed. Garzanti
€ 18,60


Torna Andrea Vitali, e lo troviamo in grandissima forma! Torna a raccontarci la sua Bellano nel periodo a tutti più caro, quello degli anni Trenta, quando la serenità del paese era responsabilità dell'efficiente Maresciallo Maccadò.

E proprio il maresciallo deve intervenire quando, nella notte tra il 16 e il 17 luglio 1937, Bellano viene svegliata da un grido di donna. E' Emerita Diachini in Panicarli che urla «Al ladro! Al ladro!», perché ha visto un’ombra sospetta muoversi tra i muri di via Manzoni. E in effetti un balordo viene poi fermato dalla guardia notturna Romeo Giudici. È Serafino Caiazzi, noto alle cronache del paese per altri piccoli reati finiti in niente soprattutto per le sue evidenti incapacità criminali e l'altrettanto evidente mancanza di ingegno. Per tutti è però chiaro che il ladro è lui. E chi sennò? 

L'unico a non esserne del tutto convinto è il maresciallo Maccadò: secondo lui servono prove, mica bastano le voci di contrada e la fama scalcinata del presunto reo. Per questo decide per indagini serrate. 

Prima cosa, interrogare l’Emerita. Mica facile però, perché la donna spesso non risponde al suono del campanello di casa, mentre invece è molto attivo il suo cane, un bastardino ringhioso e aggressivo che si attacca ai polpacci di qualunque estraneo. E il Maccadò, dei cani, ha una fifa barbina.

Da questo primo interrogatorio emergono i misteri e le tresche di paese, che causeranno non pochi affanni ai carabinieri, intenti altresì a cercare di contenere le voci che si diffondono incontrollate e senza posa.

Pettegolezzi e leggende che si muovono come le onde del lago, inebriate e golose di ogni curiosità: comela voce riguardante la principessa eritrea Omosupe, illusionista ed escapologa, principale attrazione del circo Astra per le sue performance, ma soprattutto per il suo ombelico scandalosamente messo in mostra. E per la quale, così si dice, ha perso la testa un giovanotto scomparso da casa…

"A cantare fu il cane" è davvero una delle storie più riuscite di Andrea Vitali, complessa e leggera, avvincente e divertente.

Un romanzo da godersi tutto, come un buon dolce a fine pasto… anzi, come tutto il pasto: ricco, goloso e abbondante come solo la signora Maccadò sa fare!

Amanda Colombo – Galleria del Libro

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Marzo 2017
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