Qualcosa
di Chiara Gamberale
ed. Longanesi
€ 16,90

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In un mondo come il nostro – così frenetico, famelico, immediato, iperconnesso – l'idea di fermarsi è stata ormai derubricata da "possibilità" a "sogno". A volte, anzi, neanche più sogniamo di fermarci: ci accontentiamo di piccoli attimi in cui rallentiamo e cerchiamo di prendere una boccata di ossigeno un po' più lunga del solito. Attimi, frazioni di secondo che ci servono per rituffarci in un "oggi" che assomiglia tanto, troppo, a un eterno "subito!".

Ed è così che si deve sentire anche Qualcosa di Troppo, la principessa protagonista di questa meravigliosa favola moderna figlia della penna – magica e potente – di Chiara Gamberale e dal tratto della matita – sognante e precisa – di Tuono Pettinato (alias Andrea Paggiaro).

La Principessa Qualcosa di Troppo, infatti, fin dalla nascita rivela di possedere una peculiarità: non ha limiti, è esagerata in tutto quello che fa. Mai ferma, mai zitta, quando dorme non si sveglierebbe mai e quando è sveglia mai andrebbe a dormire. Un tormento e un mistero per tutta la corte, che subisce i suoi eccessi e non sa come renderla, almeno per un attimo, appagata.

Un giorno, però, la Principessa incontra il Dolore: un dolore profondo, vero, che le lascia «un buco al posto del cuore». Com’è possibile che proprio lei, abituata a emozioni tanto forti, improvvisamente non ne provi più nessuna? Smarrita, Qualcosa di Troppo prende a vagare per il regno e incontra così il Cavalier Niente che vive da solo in cima a una collina e passa tutto il giorno a «non-fare qualcosa di importante».

Grazie a lui, anche la Principessa scopre il valore del «non-fare», del silenzio, perfino della noia: tutto quello da cui è abituata a fuggire. E' difficile però accettare che la vita possa essere qualcosa di diverso dalla folle corsa che finora ha vissuto… E allora Qualcosa di Troppo si ribella e  si tuffa in Smorfialibro, il nuovo modo di comunicare per cui tutti nel regno sembrano essere impazziti. Qui s’innamora di un Principe sempre allegro, di un Conte sempre triste, di un Duca sempre indignato e, pur di non fermarsi e di non sentire l’insopportabile «nostalgia di Niente» che la perseguita, vive tante, troppe avventure… Fino ad arrivare in un misterioso luogo color pistacchio e capire perché «è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura».

Che bella questa favola che ci spiega l'amore, la vita, l'incontro, la paura. Che bella questa Principessa che troppo vuole ma alla fine qualcosa stringe: l'amore di sè, la consapevolezza di essere, il desiderio di fermarsi e guardare, toccare, ascoltare. Vivere.

Che bello fermarsi a leggere una favola e ridere, riflettere, commuoversi, stupirsi. Vivere. Leggendo.

Imperdibile.

Amanda Colombo – Galleria del Libro