6 Marzo 2020

Riceviamo e con piacere pubblichiamo

Il Covid19 è un'epidemia fatta anche di insicurezza che si amplifica con la diffusione incontrollata di notizie.

Giorni, quelli che stiamo vivendo dal punto di vista della salute pubblica, caratterizzati dal forte rumore di timori e critiche di gestione nella vicenda Coronavirus.
Ecco che in questi rumori risalta l'assordante silenzio di coloro che lavorano, incessantemente, aggiornandosi continuamente seguendo disposizioni e attuando protocolli internazionali. Ecco perchè sento il bisogno di scrivere queste poche righe, per chi vorrà leggerle.

C’è un mondo dietro a tutto questo, un mondo silenzioso e laborioso, di cui orgogliosamente faccio parte ed è il mondo degli infermieri professionali e dei soccorritori.

Loro sono quelli del Pronto Soccorso, quelli della Terapia Intensiva e di corsia, quelli dei poliambulatori, quelli del 118, quelli che offrono in prima persona servizi e supporto a pazienti giovani e anziani, a famiglie e a persone in difficoltà. Gli infermieri, i soccorritori, i medici  che non voglio definire in prima linea, semplicemente perché loro ,anzi noi, SIAMO la prima linea.
Come sempre!
HIV, Epatite,Meningite, tubercolosi, ebola, scabbia o Coronavirus che sia.
Silenziosi ci siamo, sempre e comunque.
E’ un grande gioco di squadra fra professionisti. Siamo orgogliosi e sono orgogliosa di farne parte.

 A San Vittore Olona sono parecchi i colleghi infermieri, gli Operatori Socio-Sanitari e i soccorritori che si dedicano con passione e dedizione al prossimo. Sono uomini e donne di poche parole, loro, noi,  abbiamo una vita segreta, fatta di passione e cuore, come per qualunque opera di pittore o scultore; con la differenza che non si ha a che fare con una tela  ma con una persona. È una delle Belle Arti. Anzi, la più bella delle Arti Belle. E’ quella del prendersi cura. Entrare nelle case della gente, alle 2,3,4 del mattino, questo ti da un quadro di come vive la tua comunità. Lì, in quei frangenti ti accorgi subito che le persone  hanno paura e hai percezione di come reagiscono al dolore e alla malattia.
Soccorrerli, aiutarli, ascoltarli o semplicemente rassicurarli, solo così puoi comprendere a pieno.

L’emergenza Coronavisrus ha reso chiaro a tutti che da troppi anni la sanità e la prevenzione mediante l’utilizzo di buone regole, vengono lasciate in secondo piano. Bisogna ritornare alla cultura delle buone pratiche e della promozione alla salute, seguendo anche quelle regole anti-panico   dettate dall'attenersi a comunicazioni ufficiali , perché l'informazione corretta aiuta a contenere la paura.
Credo sia  importante che nel piccolo, anche le amministrazioni comunali, puntino maggiormente sull’importanza dello stato di salute dei cittadini creando politiche sanitarie continuative che non si limitino solo ad un determinato periodo dell’anno ma che abbiano l’obiettivo di promuovere la salute e la prevenzione, sempre, anche dotando i cittadini di strumenti d’informazione semplici, chiari ed accessibili.

Un solo grande appello voglio dare: ricordatevi degli infermieri e di tutti gli operatori sanitari  e soccorritori anche quando sarà finita questa emergenza perché loro sono gli stessi uomini e donne a cui spesso non si porta rispetto che spesso ricevono gratuitamente insulti,  offese e maltrattamenti . Perché la violenza sugli operatori sanitari, purtroppo è cronaca silenziosa, attuale e diffusa. 
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha proclamato il 2020 come  l’anno internazionale dell’infermiere. Bhè è un anno importante, su diversi fronti! A tutto il personale sanitario sanvittorese voglio fare i migliori auguri! La nostra professione è in continuo aggiornamento, guarda avanti e noi con lei! Avanti tutta e non si molla!

Maura Alessia Pera