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Biciclette: sicurezza e migliore mobilità dolce

4 Ottobre 2019

Lettori  a confronto sul tema delle biciclette e del strade ciclabili in città, soprattutto dopo il servizio che segnala il rapporto tra incidenti stradali e coinvolgimento dei ciclisti (cliccare qui per la notizia).


Buongiorno, interessante articolo che evidenzia "il rischio bicicletta" a Legnano. Certamente vi sono comportamenti inidonei da entrambe le parti
ma faccio fatica a non notare la indecorosa assenza di piste ciclabili "utili" nel centro cittadino.
Avendo figli in età scolare che da Legnarello si dirigono in zona Liceo, per larghi tratti i ragazzi sono obbligati a circolare in strade inadatte, trafficate e pericolose.
Tuttavia vedo che non è un tema, a Legnano si fanno forse ciclabili-fuori dalla città, e la domanda è quale sia la loro utilità intrinseca dato che bisogna raggiungerle….- ma nulla al suo interno per mettere in sicurezza la mobilità dei nostri figli ( ed anche la nostra) consentendo loro di muoversi tra i diversi punti di aggregazione senza correre rischi.
L'attenzione in strada è una concausa, ma a me pare che la povertà delle piste ciclabili nel centro cittadino sia la causa principale.
Per altro, se la memoria non mi tradisce, sono in sostanza identiche a quando io frequentavo le superiori… e purtroppo sono passati già diversi anni..

Cordiali saluti

Lettera firmata


Direttore buongiorno.
A proposito dell'articolo riguardante i ciclisti coinvolti in incidenti stradali, vorrei fare presente che Legnano è forse l'unica città al mondo dove ai ciclisti é vietato circolare nel centro cittadino con il loro mezzo ( a Parigi ho visto un austero signore attraversare il piazzale d'ingresso del Louvre su monopattino cosa da noi severamente vietato) anche se in barba al divieto ciò avviene sempre.
Avendo io avuto nel lontano 1985 un incontro ravvicinato con un ciclista,quando li incrocio ancora oggi mi tremano le ginocchia.
Devo segnalare che qui in piazza del Popolo, per ben tre (3) volte partendo con il semaforo verde da via Liberazione e svoltando a sinistra in via Venegoni ho rischiato di trovarmeli sul cofano, oltretutto era buio,vestiti di nero e senza la benché minima segnalazione luminosa prevista dal codice della strada. 
Ciò avviene regolarmente all'incrocio semaforico di via xx settembre/Venegoni.
L'educazione stradale non si può attuare per decreto ministeriale, ma se incominciassero a sanzionare chi circola (anche di giorno) senza dispositivi luminosi previsti e magari il sequestro del mezzo,forse sarebbe un segnale di attenzione verso l'incolumità di tutti.
La ringrazio per la pazienza, e grazie per il prezioso lavoro.

Francesco Ruga

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