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Comitato Legalità e minoranze, “salvatori dell’onore di Legnano”

21 Maggio 2019

Buongiorno, Direttore,
Di fronte ai fatti politico.-amministrativi messi in evidenza dal lavoro della magistratura di Busto Arsizio, tutti i cittadini di Legnano si sono sentiti toccare da un senso di tristezza, di vergogna, Che Legnano sia sulle prime pagine dei quotidiani, tra le prime notizie di tutti i media, per fatti giudiziari non è certo sentita, da nessuno, come una soddisfazione.
Sin d'ora, anche se le carte sequestrate dai magistrati non hanno ancora raccontato tutto, è possibile fare alcune considerazioni.
Nella nostra città  c'è, ci sarà molto lavoro da fare per ripristinare la fiducia calpestata da un gruppo di potere che si è nascosto dietro l'investitura del voto.
Per i partiti, le liste civiche, la burocrazia comunale e delle aziende partecipate, la stampa.
Tutta la società si deve chiedere perché non si sono manifestati sufficienti anticorpi per impedire questa gestione così arrogante e sfacciata.
Perché deve essere sempre la magistratura a scoperchiare il malaffare? perché funzionari pubblici possono non sentirsi in grado di respingere proposte (ordini?) illegali, perché cittadini prestati alla politica accettano situazioni non chiare se non sporche? perché singoli cittadini sono pronti a barattare il diritto di voto con favori piccoli e grandi?
Non è facile resistere alle lusinghe, ai vantaggi ed alle minacce del potere, questo lo sappiamo. Forse si può dire di NO (di più), se si sente che l'intera comunità (o la maggior parte di essa) è pronta a sostenere le denunce, ad appoggiare chi si espone. Si può dire di NO quando ci si sente responsabili non solo della propria situazione individuale, ma anche del benessere della propria comunità. Tanto lavoro da fare, quindi per tutti..
Possiamo, e dobbiamo, renderci conto, però, che questi fatti politico-giudiziari non stanno causando la desertificazione della politica cittadina. Se si può dire "non tutti sono onesti", a Legnano NON si può dire che "tutti i politici sono uguali". A Legnano (una parte del) la politica ha battuto più di un colpo.
Il clan Cozzi-Lazzarini è stato chiaramente individuato e mostrato alla pubblica opinione. Ben prima della crisi di giunta o che arrivasse la magistratura. 
Non accade spesso in Italia.  I consiglieri comunali dimissionari hanno costretto la Giunta Fratus/Cozzi/Lazzarini alla paralisi. 
Al Comitato Legalità  dovrebbe andare il ringraziamento di tutti i cittadini, a prescindere da qualsiasi altra considerazione.
Rischiando anche un pizzico di retorica si può ben dire che il Comitato Legalità, i partiti e le persone che lo hanno sostenuto, hanno salvato l'onore di Legnano.
Da qui si riparte. 
Saluti

Giuseppe Assuntino

 

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