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Presidio alla stazione Nord di Rescaldina contro la droga: “Non basta”

17 Gennaio 2019

Buongiorno, ho letto l’articolo presente al link http://www.legnanonews.com/news/cronaca_nera/923834/omicidio_a_rescaldina_al_vaglio_degli_inquirenti_la_pista_della_droga e quale cittadino di Rescaldina non posso dirmi del tutto d’accordo sulle affermazioni del Sindaco.

Sicuramente apprezzabile l’impegno dello stesso sul problema e la sua disponibilità ad ascoltare i suoi concittadini, ma quanto affermato, a mio avviso, non è completo. Pensare che con il presidio costante della stazione da parte delle Ferrovie Nord, che comunque e giustamente se ne deve fare carico, “si chiuda quel rubinetto d’ingresso che è la stazione” non corrisponde alla realtà.

Primo perché nessuno può vietare a questi personaggi di arrivare o andarsene con il treno da Rescaldina, se non vengono trovati in possesso di sostanze stupefacenti: arrivano “puliti”, si fanno nel bosco o comunque appena fuori dalle pertinenze di Ferrovie Nord, ripartono “puliti” e nessuno che presidia la stazione può dire loro nulla.

Secondo perché il sottopassaggio citato nell’articolo è sì di pertinenza delle Ferrovie Nord, ma anche nel momento in cui la stazione fosse presidiata 24 ore su 24, il problema si sposta negli altri sottopassaggi NON di pertinenza delle Ferrovie Nord ma del Comune; in realtà questa cosa già avviene e io l’ho riscontrato più volte. Sono molto peggio frequentati i sottopassaggi “comunali” che quelli delle Ferrovie Nord. E qui chi prova a risolvere il problema? Indicare nelle Ferrovie Nord l’unico responsabile della soluzione del problema mi sembra davvero riduttivo e forse “politico”.

Grazie per l’attenzione.

Lettera firmata


Carissimo direttore,
Ti scrivo per chiederti, se possibile, di pubblicare un piccolo ulteriore chiarimento al mio pensiero rispetto a quanto ho detto circa la prevenzione del fenomeno del pendolarismo dei tossici e degli spacciatori in stazione e nei boschi. Se possibile dopo la giusta lettera di un mio concittadino che solleva più di un legittimo dubbio.
Posto che il problema dello spaccio nei boschi non è solo rescaldinese ma è anche dei paese limitrofi e di tutti i paesi che hanno aree boscate, Rescaldina vive la complicazione aggiuntiva di avere una stazione ferroviaria abbastanza vicina, appunto, ai boschi. La stazione quindi è la porta di ingresso e di uscita naturale per tossici e spacciatori provenienti da fuori paese.
Logico che la responsabilità della stazione non può essere demandata esclusivamente a Ferrovie Nord (Trenord invece è competente sui treni) che si è sempre dimostrata con noi più che disponibile e presto ci aiuterà ad assegnare alle associazioni rescaldinesi gli spazi della stazione. FerrovieNord fa semplicemente quanto richiesto dal contratto di servizio con Regione Lombardia che ne è anche "proprietaria". La stessa Regione che emana bandi per la videosorveglianza dagli importi un po' poveri e soprattutto con criteri premianti per i comuni più grandi. Ecco chiediamo semplicemente che ognuno, nel rispetto delle proprie competenze, faccia il suo. I Carabinieri fanno già tantissimo, la Polizia Locale è sempre più presente in stazione e nelle zone limitrofe (il fenomeno infatti è già migliorato) adesso occorre che anche altri (Regione Lombardia in primis) si interessino di un problema che chiaramente travalica i confini, i poteri e le competenze del Comune di Rescaldina.

Michele Cattaneo – Sindaco di Rescaldina

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