Quantcast

Ricerca

» Invia una lettera

Scuole Collodi: un cancello inguardabile

16 Gennaio 2019

Riceviamo e pubblichiamo:

Non riesco ancora ad abituarmi alla nuova cancellata della Scuola Collodi. Sono passati alcuni mesi da quando è stata installata e tutte le volte che la vedo, sento il bisogno di scrivere per comunicare le mie riflessioni, che partono dalla cancellata e vanno oltre.

Faccio un passo indietro.

Ricordo quando l’anno scorso il dirigente della scuola annunciò trionfante che l’area d’ingresso della Collodi sarebbe stata chiusa da una cancellata. Si trattava di lavori sicuramente indispensabili, visto che nelle ore serali quell’area è frequentata da persone che sporcano e danneggiano. E’ capitato che le bidelle dovessero cancellare delle scritte poco decorose sulle vetrate .

I lavori sono partiti e c’è stata una fase intermedia, durata alcune settimane, in cui il cancello era praticamente un muretto. In quel periodo, grazie alle miti temperature autunnali, il muretto si era trasformato in una lunga panchina, su cui si sedevano genitori extracomunitari e nonni ex dirigenti scolastici, mamme incinte e genitori palestrati, tutti incuranti delle dimensioni non proprio ergonomiche dello stesso e dei residui di calce che lasciava sui vestiti.

A pochi metri ci sono delle panchine, ma lì si siedono in pochi e raramente.

Ad un certo punto il cancello è stato ultimato e i genitori sono rimasti senza parole. Per alcuni giorni ha prevalso la comunicazione non verbale, poi qualcuno ha cominciato a pronunciare poche semplici parole: “è inguardabile”.

Alla Scuola Collodi ogni giorno le maestre si sforzano di far scoprire ai bambini l’arte e il senso del bello. Sono sicura che questo aiuterà i bambini a diventare cittadini migliori. Ora i bambini devono varcare quel tipo di cancello per entrare a scuola.

La cancellata della scuola Collodi è assenza totale di qualsiasi tipo di ornamento, non solo chiude fisicamente il luogo, ma limita la visuale. Se questo ha senso per la cancellata che chiude le aree di gioco dei bambini, forse si poteva completare la recinzione nell’area di ingresso in uno stile diverso.

Negli sguardi e nelle parole dei frequentatori della Collodi, ho letto una massiccia dose di rassegnazione, come se la cancellata fosse stata mandata lì dall’alto e nulla si potesse fare per impedirlo.

Penso che contro questa rassegnazione bisogna combattere.

Non penso che ci sia da parte dell’Amministrazione Comunale la volontà di scontentare i propri Cittadini, forse quello che manca è la conoscenza delle esigenze e l’abitudine all’ascolto. Eppure gli strumenti ci sarebbero. Esistono le Consulte, che andrebbero valorizzate.

Ci sarebbero anche altri strumenti. Ho avuto il privilegio di ascoltare le parole e i discorsi dei ragazzi del Consiglio Comunale dei Ragazzi e penso che se quelle idee fossero ascoltate, allora Legnano sarebbe una città migliore.

Il muretto  fuori alla scuola Collodi era un posto dove sedersi e stare insieme a parlare, migliorava la qualità della vita e aumentava l’aggregazione sociale. Realizzare opportunità di questo tipo non comporterebbe costi elevati per la collettività, ma per realizzarli bisognerebbe mettersi in ascolto, per individuare luoghi e bisogni.

Il nuovo cancello è inguardabile.

Lettera firmata


(m.tajè) – La domanda che sorge spontanea: un cancello deve essere bello oppure, soprattutto in un ambiente fragile come quello che ospita una comunità di minori, utile e necessario?

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.