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La Tela, Vignati: “Bene comune da tutelare e proteggere”

17 Dicembre 2018

Mi preme intervenire a proposito della questione La Tela, argomento che sta suscitando un certo dibattito sulla stampa e i social. Mi amareggia leggere il nome dell’Osteria sociale, ingiustamente legato a parole quali "polemiche", "guerra aperta tra giunta Cattaneo e movimento 5 Stelle e ancora "completa opacità di gestione".
Indigna, soprattutto, constatare come i 5 Stelle, paladini di una battaglia moralizzatrice e fautori della trasparenza, si limitino, a tal proposito, a fornire un’analisi fuorviante, a cavalcare una strumentalizzazione politica, senza comprendere che il vero problema è quello di ridare alla comunità di Rescaldina, un bene prezioso e qualificante.
In un recente convegno, Alessandra Dolci, coordinatrice della Direzione distrettuale anti-mafia milanese, ha espresso parole di delusione per la chiusura de La Tela, quale simbolo di legalità, ma, allo stesso tempo ha auspicato che il bene possa essere, nel più breve tempo possibile, restituito ai rescaldinesi.
Personalmente, ricordo la data del 5 dicembre 2015, giorno in cui venne inaugurata La Tela, come un momento di grande emozione: come consigliere comunale e come cittadina provai l’orgoglio di appartenere a una comunità che stava scegliendo la strada della legalità, dell’onestà in senso lato.
Il bene confiscato alla mafia veniva affidato con bando pubblico alla cooperativa Arcadia, unico partecipante. Per il Comune, nella convenzione stipulata, non era previsto alcun onere economico, mentre da parte sua, l’Arcadia, si impegnava a rendere La Tela un’osteria sociale, che avrebbe dato lavoro anche a persone disabili, nel segno dell’inclusività. Negli anni che seguirono, La Tela divenne, oltre che un punto di ristorazione, anche e non da meno, un luogo di promozione culturale, ospitando relatori importanti (Don Ciotti ad es.), band musicali, associazioni di volontariato e tutto quanto potesse aggregare giovani e non.
Adesso, invece, polemiche pretestuose, bilanci sbandierati, accuse infondate da parte dei 5 Stelle, stanno cercando di insinuare dubbi, di ledere un’immagine, un simbolo, che è indubbiamente più forte dei loro ragionamenti. Io credo che oggi, ogni cittadino, indipendentemente dalle scelte politiche, debba sentirsi vicino a La Tela e debba chiedere a gran voce che questo luogo torni ad essere un bene comune, da tutelare e proteggere con tutte le forze.

Maria Carla Vignati – Presidente del Consiglio Comunale di Rescaldina

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