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Le frasi mussoliniane e il ruolo di un docente

12 Agosto 2018

In relazione alle considerazioni del prof. Giancarlo Restelli sui motti mussoliniani ancora presenti sulla facciata di Palazzo Italia e a una recente affermazione del ministro Salvini, riconducibile a una di queste frasi (qui la pagina),  riceviamo e pubblichiamo il pensiero di un lettore.


Ma come può un professore di un Istituto Statale permettersi di scrivere in questo modo? Lo sta facendo da semplice cittadino?

Ma lei non lo è! Lei "dovrebbe" essere un servitore della Patria al quale vengono affidate le Nuove Generazioni per istruirle, per formare Cittadini che conoscano la Storia del proprio Paese, con tutti gli aspetti positivi e negativi, che siano in grado, in futuro, di non ripetere certi errori. Ma il primo a commettere l'errore è proprio lei, che sicuramente farà due… ops!, che sicuramente farà dei  "concioni" ai ragazzi facendo Politica in classe e lavorando in modo da condizionare il loro pensiero. Non le sembra di ripetere l'errore tipico dell'era Fascista quando si faceva propaganda dentro e fuori la scuola?

Per chiudere, propongo alcune citazioni sulle quali sarebbe opportuno fare una opportuna riflessione:

Maestro: fra le grandi cariche dello Stato, non ce n’è alcuna che sia più Nobile e Sacra di questa.  Platone

Detto questo…

L’opera di un Maestro non deve consistere nel riempire un sacco, ma nell’accendere una fiamma.  Plutarco

e, se non si fa questo…

L’andare a scuola piace molto ai ragazzi, come anche il tornare da scuola. E’ quello che ci sta in mezzo che non piace molto ai ragazzi.  Anonimo

Ultimo ma non ultimo…

Il Maestro disse: “Se ciò che cerchi è la verità, c’è una cosa che devi avere innanzitutto”. “Lo so: una passione travolgente per essa”. “No, un’incessante disponibilità ad ammettere che puoi avere torto”.  Anthony de Mello

Nicola Cavallari

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