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Il Dell’Acqua ripete: “Nessuna responsabilità con le feste di fine anno”

16 Giugno 2018

Egregio direttore, 
Le scriviamo non per accusare qualcuno o per innescare una sterile polemica relativamente alla sua piccata risposta alle doverose precisazioni della Vicepreside per i fatti accaduti e da Lei riportati in occasione dell’ultimo giorno di scuola, ma per  il  senso di responsabilità e di rispetto  che dobbiamo ai nostri ragazzi, alle loro famiglie e al nostro lavoro in quanto ci  è sembrato quantomeno ingeneroso, per usare un eufemismo,  a fronte di  alcune puntualizzazioni,  essere tacciati di prestare scarsa attenzione al problema educativo. Sia ben chiaro che nella lettera della Vicepresidenza  non c’era alcuna intenzione di spostare il problema educativo e sociale relativo ai fatti in questione a quello della imprecisione delle informazioni. Noi infatti  consideriamo il diritto di cronaca  un bene prezioso  nel riportare doverosamente  quanto accaduto, in grado di sollecitare anche  una riflessione critica su  comportamenti che, da chiunque provengano, devono essere considerati inaccettabili  e come tali stigmatizzati duramente , ma  riteniamo altrettanto prezioso, nella normale dialettica, il diritto di replica per poter riportare i fatti nel giusto contesto  senza chiamare in causa intere comunità scolastiche e soprattutto  anche chi, come i nostri studenti, risultano essere estranei agli episodi riportati.  
Non dobbiamo di certo ricordarLe che  l’aspetto educativo  è elemento integrante e fondante della nostra professione e del  nostro faticoso  lavoro  quotidiano che affrontiamo con senso di responsabilità e con azioni concrete e dirette sul campo piuttosto che con vuote parole che lasciano il tempo che trovano.  Su questo valore che ha sempre rappresentato la stella polare dell’ azione di questo istituto nei suoi cento anni di storia,  e su cui siamo sempre pronti e aperti  al dialogo e al confronto, non accettiamo lezioni da nessuno perché nel nostro progetto siamo ben in grado di andare oltre la visione della banalità del dito per poter guardare e affrontare la complessità della luna che ci pone quotidianamente sempre nuove sfide.. 
Ora però ritorniamo e atteniamoci ai fatti in questione. Nella lettera che Lei pubblica e riportata anche in risposta alla Vicepreside, non Le saranno certo sfuggiti i seguenti passaggi fondamentali:
 
– Le uscite degli studenti degli istituti diversificate negli orari : ore 10:00 per il Liceo; ore 11:00 per il Bernocchi; ore 11:50 per il Dell’Acqua. 
– Nel passaggio successivo la lettera prosegue riportando i fatti avvenuti all’uscita delle ore 11:00, non facendo alcun riferimento agli studenti del nostro istituto che del resto erano ancora in classe, ma parla solo di “un gruppo di ragazzi che posizionandosi proprio all’ingresso del Dell’Acqua ha iniziato a lanciare bottiglie di bibite piene”…(per inciso dalle nostre classi si sentivano anche gli scoppi dei petardi che avvenivano all’esterno).
 
Al riguardo ci sembra che i fatti parlino da soli e ogni lettore ne potrà trarre le proprie debite considerazioni.  
 
Il Dirigente Scolastico e tutti i Docenti del Dell’Acqua


(m. tajè) – Da parte nostra rinnoviamo la testimonianza oculare già descritta in precedenti servizi, avvalorata da quelle di altre testate giornalistiche, facilmente riscontrabili con una ricerca sul web. 

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