Quantcast

Ricerca

» Invia una lettera

Orario scolastico di inizio anno: il malumore di tante famiglie

5 Settembre 2017

Buongiorno Sig. direttore, le scrivo per segnalarle un caso di disservizio che coinvolge bambini e genitori di un istituto scolastico legnanese. Sono genitore di una bambina che frequenta il quinto anno delle scuole Manzoni. Come tutti gli anni, anche quest'anno abbiamo ricevuto il calendario scolastico della prima settimana e con grande disappunto abbiamo appreso che le lezioni a tempo pieno non cominceranno prima di venerdì 15 settembre. Per tre giorni, infatti, l'orario scolastico è ridotto, il 12 settembre l'orario delle lezioni terminerà alle 12.30, il 13 alle 14.30, il 14 alle 12.30 per via della Coppa Bernocchi.

Ora mi chiedo se ci si rende conto di quale sia il disagio creato alle famiglie. Famiglie, i cui genitori, lavorano, si adattano a lavorare in orari sempre più flessibili e a volte più lunghi delle canoniche otto ore, genitori che magari, lavorando per la grande distribuzione e per i centri commerciali hanno orari spezzettati. Famiglie costrette a pagare babysitter o ad assentarsi da lavoro, quando viene accordato il permesso dal datore di lavoro, perdendoci dei soldi. Non tutti hanno dei nonni, non tutti hanno chi può sopperire alle mancanze della scuola.

In questo periodo storico la certezza degli orari corretti a scuola non deve essere un opinione, deve essere una certezza.

Tengo a precisare che le famiglie sono già costrette a sopperire a dei periodi scoperti, con i centri estivi, tutti a pagamento e, una volta cessata l'attività dei centri estivi pagando qualcuno che curi i figli.

Con un mondo del lavoro sempre più esigente, con orari insoliti, e visto il generale impoverimento delle famiglie, a me pare un dovere per la scuola fornire un servizio certo e funzionante a pieno regime fin da subito, e adattarsi, come tutti noi ai ritmi che la vita lavorativa ci impone.
La scuola non è certamente un parcheggio, ma deve comunque dare risposte alle attese delle famiglie.

Un gruppo di genitori della scuola Manzoni


(m.tajè)Siamo stati anche noi genitori impegnati a portare e a riprendere la figlia a scuola. Conosciamo quindi bene il problema evidenziato da questi familiari. Resta tuttavia un aspetto che un giornale non può non rilevare pubblicamente. La scuola ormai non viene quasi più sollecitata ad essere un perfetto luogo di studio, ma piuttosto ad offrire un'accoglienza sempre migliore per i nostri figli? E' corretto che debba prevalere questa tendenza?
Infine, l'orario condizionato dalla corsa ciclista della Bernocchi: rileviamo che scende sempre più il livello di pazienza dei legnanesi. Si rinnova così il dilemma. Se non si organizza nulla, Legnano finisce per trasformarsi in una città… morta. Se si fa qualcosa, si rischia di creare disagi. Trovare il punto ideale per una convivenza serena non è proprio impresa facile.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.