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Viabilità: basta “acrobazie” in piazza del Popolo

6 Giugno 2017

Il nostro lettore Francesco Ruga riflette sulla viabilità legnanese, proponendo, per esempio in piazza del Popolo, l'inserimento di un terzo tempo al semaforo. Le considerazioni vanno però oltre la viabilità: Ruga infatti chiede maggior controllo per quei ciclisti che non rispettano il codice della strada, ma anche che l'ordinanza sul divieto del consumo di alcolici venga fatta rispettare. Un piccolo appunto anche ai padroni incivili di cani. 

Di seguito la lettera integrale


Egregio direttore,
leggo su Legnano news le polemiche sulla viabilità' modificata in questi anni.

Una prima iniziativa sarebbe l'inserimento di un terzo tempo al semaforo di piazza del Popolo per svoltare a sinistra in via della Liberazione senza essere costretti ad acrobazie al limite del codice della strada.

Inoltre sarei grato se il sindaco invitasse la Polizia Locale ad un maggior controllo dei ciclisti i quali se ne fregano altamente del codice della strada, specialmente quelli che viaggiano contromano e una volta che li investi passi l'anima dei guai tuoi e poi vengono ripagati dalle assicurazioni come se fossero nuovi. Di notte non hanno un minimo di illuminazione, il che li rende ancora più pericolosi. 

Inoltre mi permetto di far notare che una volta che viene emessa un'ordinanza sindacale, bisognerebbe che questa venga fatta rispettare, mi riferisco al divieto di consumo di alcolici dove sotto ai cartelli affissi trovansi bottiglie rotte  di ogni genere.

Inoltre nel parcheggio tra via Pastrengo e via Rossini abitualmente i possessori dei nostri amici a quattro zampe, portano gli stessi ad espletare le loro necessità fisiologiche lasciandole ad imperituro ricordo, facendo in modo che io al mattino specie in estate aprendo la finestra per areare, l'effluvio degli stessi inonda la mia camera.

Spero che questa mia venga in qualche modo letta  e magari presa in considerazione dalla amministrazione comunale.

Nell 'augurarLe buon lavoro porgo i miei più distinti saluti

Francesco Ruga
 

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