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Il Palio e la vita

6 Giugno 2017

Il Palio e la vita
Il palio a Legnano è vissuto come evento di festa che richiama, aggrega ed unisce migliaia di persone.
E’ possibile osservare il Palio dal punto di vista formativo? A me pare di sì e provo a spiegarne le ragioni.
Il Palio a Legnano è un processo inclusivo ed allocentrico. 
Infatti, c’è un movimento che invita i membri di ogni famiglia ad uscire per incontrare e consolidare l’identità di “contrada”. E’ bello vedere famiglie che con gioia escono di casa, dialogano in luoghi dove spesso la gente passa di corsa; vedere adulti che lasciano la comoda poltrona di casa per fare festa con i vicini. 
C’è un secondo movimento che sollecita e motiva la “contrada” ad uscire per incontrare le altre “contrade”, in un clima competitivo/promozionale e formare così l’identità di “popolo legnanese”.
Sono due movimenti di apertura gioiosa che spalancano le finestre del cuore e permettono di allargare le relazioni, di incontrare altre persone che abitano nella stessa città.

Mi permetto un augurio che estendo ad ogni “contrada” e a tutte le “contrade”: le persone che vi abitano si sentano sempre accolte e custodite!
L’identità di “contrada” possa essere sempre più un’identità solidale ed inclusiva che promuove vita. Nessuno si senta escluso o emarginato; tutti sperimentino solidarietà e corresponsabilità.
Le “contrade”, unite assieme, promuovano percorsi di crescita, intessuti di competitività serena e costruttiva, tali da promuovere il bene, la crescita umana e lo sviluppo della città.

L’evento Palio è un’occasione propizia per fare “rete”, per promuovere le persone, per conoscere la realtà, il contesto in cui viviamo.
Fare “rete” perché tutte le persone si sentano accolte con gioia, certe che là dove il dolore intristisce la vita, la fragilità crea disorientamento, la precarietà impedisce di guardare con fiducia al futuro, è possibile bussare alla porta della “contrada”, alla rete delle “contrade” per trovare solidarietà e condivisione.
Papa Francesco ci ricorda che condividere la vita degli altri significa accorciare le distanze e comprendere che ogni persona, per vivere bene, ha bisogno della solidarietà di chi le vive accanto.

Sogno perciò che il Palio diventi sempre più un tempo di festa, di apertura e di solidarietà concreta, così che a Legnano, tutti possano sperimentare presenze amiche, disposte alla solidarietà, alla condivisione corresponsabile per il bene di tutti e di ciascuno. 

M. Marilena Pagiato

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