“Va bene sognare la Legnano del 2030, ma più attenzione alla Legnano 2017”
23 Marzo 2017
Riceviamo e pubblichiamo:
Dal documento di IpL "Un nuovo progetto di città tra cambiamento e continuità.
Dopo 5 anni dedicati responsabilmente a ripulire, riordinare, riorganizzare, risanare, riparare, manutenere, ecc. serve ora un progetto di città che metta al centro il sogno che abbiamo per la Legnano del 2030, che riattivi entusiasmo e partecipazione, per far uscire Legnano da un passato esclusivamente industriale per farla transitare verso un nuovo posizionamento di eccellenza in un territorio complesso ma ricco di opportunità come il nostro".
Un buon proposito, condivisibile e promettente.
I lavori in corso nella nostra città ci richiamano però alla situazione reale:
– via Barbara Melzi – Via Giovannelli – Via Moscova ecc. : tanti lavori iniziati e non terminati con effetti di aumento del degrado.
Inoltre tutti questi interventi hanno lasciato irrisolti i vecchi problemi: basta percorrere, via Dante, Pza Redentore e le vie già citate, in un giorno di pioggia per ritrovare pozze d'acqua che scoraggiano, chiunque non sia in auto , dal percorrerle.
E ancora le nuove linee di parcheggio lungo la B. Melzi hanno reso più pericoloso immettersi sulla stessa via ad esempio da via Tommaseo, fatto presente ai tecnici comunali, che supervisionavano i lavori in corso d'opera, ma al momento senza esito alcuno.
Fatti minimali in confronto al nuovo progetto di città (che deve venire) rispetto ad una città da vivere quotidianamente.
Grazie per l'attenzione
aurelio cozzi
ps. ricordo ancora il problema dei calibri stradali in riferimento alla nuova edificazione (arretramenti) e la necessità di prevedere aree di parcheggio sempre con riferimento alla nuova edificazione (sono troppe le auto che sostano permanentemente lungo le strade del quartiere)
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