“Io vado, madre”: poesia curda di Goran
La poesia della settimana è scelta tra le rime di Abdullah Goran
Io vado, madre.
Se non torno,
sarò fiore di questa montagna,
frammento di terra per un mondo
più grande di questo.
Io vado, madre.
Se non torno,
il corpo esploderà là dove si tortura
e lo spirito flagellerà,
come l’uragano, tutte le porte.
Io vado…madre…
Se non torno,
la mia anima sarà parola…
per tutti i poeti.
Abdullah Goran
In questi giorni si parla molto di quanto sta accadendo al popolo curdo: gli Stati Uniti hanno deciso di ritirare le truppe dal nord est della Siria e la Turchia è intervenuta militarmente nella stessa zona. Ora i curdi, popolo senza Stato che negli ultimi anni ha combattuto contro l'avanzata dell'ISIS, si trovano soli.
La poesia della settimana, quindi, è scelta tra le rime di Abullah Goran (1904 – 1962), poeta che ha rivoluzionato la letteratura curda del secolo scorso.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.