Ti cercherò sempre
sperando di non trovarti mai
mi hai detto all’ultimo congedo

Non ti cercherò mai
sperando sempre di trovarti
ti ho risposto

Al momento l’arguzia speculare
fu sublime
ma ogni giorno che passa
si rinsalda in me
un unico commento
e il commento dice
due imbecilli

Michele Mari (Cento poesie d'amore a Ladyhawke, Einaudi, 2007)

«Esordio poetico di uno dei migliori scrittori italiani in circolazione». Così si legge sul retro di questo libricino di poesie. Ed è impossibile smentire questa affermazione. Michele Mari è uno dei nomi più luminosi nella galassia della letteratura italiana contemporanea. "Cento poesie d'amore a Ladyhawke" è un libro – diario trasversale: lo può apprezzare chi ha una cultura poetica forte per i continui giochi e rimandi che si intrecciano tra le rime, ma, soprattutto, anche chi non si è mai avvicinato alla poesia per la sua immediatezza. E' un  libro pop. Leggetelo. Non ve ne pentirete.