É Silvia Paganini il nuovo presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Alto Milanese. La program manager del Tacchificio Villa Cortese, eletta oggi, martedì 5 dicembre, durante l’assemblea annuale del gruppo, succede così ad Egidio Alagia, il cui mandato era iniziato nel 2014, e diventa anche vice presidente dell’associazione.

Paganini, 30 anni, lavora nell’impresa di famiglia Tacchificio Villa Cortese S.r.l. dal 2008, dove si occupa della gestione produttiva, dello sviluppo commerciale nei nuovi mercati, del rapporto con i clienti e con gli stakeholder. Oggi è anche responsabile di un progetto di insediamento in Toscana che, partito a ottobre 2017 come spazio espositivo permanente, vedrà entro settembre 2018 l’apertura di un ufficio tecnico di modellazione.

«Una pietra che rotola non fa muschio – sono state le prime parole della neoeletta presidentessa, ispirate al tema della giornata "Like a Rolling Stone" –, ma se a rotolare non è una pietra sola, ma tante, non solo si superano gli ostacoli, ma si abbattono anche le barriere. E questo è possibile solo se si lavora tutti nella stessa direzione. La nostra responsabilità dovrà essere quella di metterci in gioco per crescere e per promuovere la crescita, per cambiare e promuovere il cambiamento, partendo proprio dal nostro gruppo. Serve una vision, bisogna pensare al futuro, a cosa faremo non l’anno prossimo, ma tra 20 anni: questo è il ruolo dei giovani, dobbiamo essere noi il motore del cambiamento. Il tema centrale – ha concluso Silvia Paganini –, oggigiorno, non è più la velocità, ma dare il giusto orientamento a questa velocità, e la direzione che il cambiamento deve intraprendere non può che essere il bene comune: sono le persone che fanno la differenza e l’hanno sempre fatta». 

Ad affiancare la neo eletta numero uno del Gruppo Giovani di Confindustria Alto Milanese, ci sarà il nuovo consiglio direttivo, composto da Elena Covini, Matteo Dell’Acqua, Luca Marretta, Andrea Poretti, Fabrizo Provasi, Federica Simonetto e Stefania Solari.

«Sono stati tre anni veramente intensi – è stato il saluto del presidente uscente Egidio Alagia, che ha ripercorso i momenti salienti della sua presidenza –, intensi proprio perché se si vive appieno il ruolo che ho avuto il privilegio di ricoprire, di tempo se ne dedica tanto e si porta a casa davvero tanto. Il mio plauso personale va a Silvia e al direttivo che insieme a lei porterà avanti il gruppo nel prossimo triennio: sono contento che si sia arrivati ad una candidatura unica perché è un grande segnale di unità e sono convinto che nei prossimi anni potremo alzare ancora di più l’asticella».

Il passaggio del testimone durante “Like a Rolling Stone”, la tavola rotonda organizzata dai giovani imprenditori di “casa nostra” sulla figura dell’imprenditore 4.0: l’imprenditore dinamico, in continuo movimento ed in continua evoluzione, capace di adattarsi e di inserirsi con un prodotto, un bene o un servizio intermedio nella catena del valore, ma anche quello che chiede a gran voce al Paese ed alla pubblica amministrazione di diventare a loro volta 4.0.  

Sul "palco" di Palazzo Leone da Perego, a parlare dell’imprenditore di domani insieme a Montserrat Fernandez Blanco di Impact Hub, tanti giovani imprenditori nostrani, con alle spalle delle storie davvero "rock": da Michele Beretta, fondatore della startup Amal Soap, a Filippo Berto, CEO di Berto Salotti, da Stefano Cavaleri, co-founder di Foorban, a Sara Spadafora, founder di Glix, senza dimenticare l’eclettico Teo Musso, fondatore e mastro birraio di Baladin.