«La situazione Tosi non è risolta, ma l'amministrazione non resta inerte a guardare». Lo afferma l'assessore Gialuca Alpoggio al termine del tavolo di lavoro con RFI (Rete Ferroviaria Italiana) per discutere l'evenutale riqualificazione della stazione di Legnano. L'incontro, che si è tenuto ieri, lunedì 21 novembre, secondo Alpoggio si è rilevato un «primo confronto con ferrovie per discutere sugli sviluppi che potrebbero interessare piazza Butti e la zona della stazione nel caso la Tosi resti e si possa quindi dare il via al masterplan».

Inoltre, il progetto del quarto binario, ancora nel cassetto delle ferrovie, in caso di attuazione non minaccerà l'eventuale riqualificazione della stazione. «Il coinvolgimento di RFI è necessario se veramente e seriamente si vuole pensare allo sviluppo ed al riassetto territoriale che interessa sia la Franco Tosi, sia le aree limitrofe – spiega nel dettaglio l'assessore –. Da parte delle Ferrovie ho trovato molta disponibilità al dialogo ed apertura ai diversi scenari che si potrebbero delineare. Oggi di fatto l’amministrazione comunale, con l’apertura ufficiale del dialogo con RFI, ha fatto l’ennesimo, importante passo avanti nella pianificazione per lo sviluppo futuro e concreto dell’area».

L'obbietivo per la giunta Fratus è tenere la storica azienda metalmeccanica in città, meglio ancora se in piazza Monumento, permettendo così il rinnovo dell'area. Già, perchè come annunciato in precedenza dallo stesso sindaco Fratus, impegnato nell'ottenere un incontro al Mise, «non esiste alcun masterplan se la Tosi di Presezzi lasciasse piazza Monumento, l'azienda deve restare a Legnano». Una posizione decisa, mantenuta con fermezza dallo stesso assessore Alpoggio, impegnato nel cercare una soluzione «Stiamo lavorando per far restare la Tosi lì dove si trova – poi, sorridendo, l'assessore ha commentato –. Solo in extremis potremmo accettare un trasloco ma… sempre in città»

Certo, la più grande preoccupazione è rappresentata dallo svuotamento dell'area attualmente occupata dalla ditta, ossia 70mila metri quadri di superficie, di cui 50mila al coperto. Se Presezzi decidesse di andarsene, «sarà una perdita enorme per il tessuto urbano della città – commenta infine Alpoggio – Ritorno a ribadire ancora una volta che l’amministrazione comunale, ed il mio assessorato in primis, devono essere e sono protagonisti di quello che sarà la riqualificazione dell’area Franco Tosi e non ci si può esimere dal farlo proprio perché è dovere di chi amministra pianificare e dare risposte ai cittadini sul futuro della città».