Franco Tosi, Presezzi: «Pronti a fare le valigie»
Ai dirigenti brianzoli non piace la richiesta del commissario straordinario Lolli e non acquisteranno la fabbrica a 8milioni di euro...
La Tosi di Presezzi non acquisterà la fabbrica a 8milioni di euro ed è pronta a fare le valigie da piazza Monumento.
Non si sono trovati d'accordo i nuovi proprietari della storica ditta e il commissario fallimentare Andrea Lolli. L'offerta di 1.3 milioni di euro, infatti, è stata rifiutata. La perizia richiesta da Lolli ha un valore superiore a 8 milioni di euro. Valutazione che non è affatto piaciuta a Barbara Di Febo in Presezzi che, insieme al marito Alberto, sta gestendo la fabbrica legnanese.
«A queste condizioni non esiste trattativa – spiegano gli imprenditori brianzoli -. Si tratta di una perizia formulata dal comitato dei creditori, partiti dalla prima valutazione di 10milioni e con la considerazione che gli immobili da noi attualmente occupati siano in ottime condizioni. Non è così: il comitato non è stato invitato sul posto. Non conosce la reale situazione. È stato, inoltre, considerato il mercato di Legnano come "vivo" e con la possibilità di continuare ad affittare la struttura a due milioni di euro».
Risentiti i manager si sono espressi decisamente contrari su tutta la linea: «Secondo loro le aree Tosi sono appetibili. Noi invece ci domandiamo come mai la Carpenteria, ossia l'area in via XX Settembre, sia ancora vuota. La gara è andata deserta e adesso ci sarà il ribasso del 25% per il valore dell'area».
Per Presezzi non ci sarà alcun master plan per ridisegnare le aree occupate dalla Tosi: «Non siamo più interessati a questa struttura – afferma Presezzi – Il commissario Lolli nell'avviare il bando di gara non dovrà più tenerci in considerazione. Di conseguenza, il master plan riguardante la riqualificazione degli immobili di Piazza Monumento non è più affar nostro».
Nei prossimi giorni verrà riunito il consiglio di amministrazione durante il quale, spiega ancora Presezzi: «valuteremo come e quando muoverci per il trasloco. Non intendiamo sbilanciarci al proposito. Dopo il consiglio, comunicheremo le nostre decisioni».
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