Un'azienda che non sente la crisi, un'azienda che dal 1922 ha visto succedersi quattro generazioni della stessa famiglia al comando, un'azienda che nel 2012 si è allargata di 15mila metri quadrati, arrivando ad una superficie totale 51mila metri quadrati. Stiamo parlando della Pietro Carnaghi di Villa Cortese, sede quest'anno dell'Assemblea annuale di Confindustria Alto Milanese. Con le sue 13 campate (7 capannoni circa), la Carnaghi vede nel settore aeronautico i maggiori investimenti, seguito da quello spaziale, meccanico ed energetico. 

All'interno dei capannoni è possibile vedere macchinari di grandi dimensioni che, una volta finiti, partiranno alla volta di Europa (Germania, Spagna, Inghilterra), Cina e America. 

L'azienda, che dal 2000 si è insediata a Villa Cortese, gode di un ottimo fatturato, che ha visto un piccolo stallo nel 2014-15, ma senza subire la crisi. All'interno vi lavorano 215 persone che operano su tre turni. Alti i costi del trasporto speciale che deve affrontare l'azienda quando invia i macchinari oltre oceano, i quali devo essere portati a Venezia, porto più vicino in grado di mettere in mare strutture di così grandi dimensioni.

«Strutture così grosse le fanno 2-3 produttori al mondo – spiega Davide Goglio, responsabile finanziario Pietro Carnaghi –, perchè si tratta di strutture che lavorano al micron. Questa è un'azienda che investe e che andrebbe aiutata molto, invece non riceviamo contributi di nessun genere. Purtroppo lo Stato non supporta le azienda, non riesce a creare un sistema che funzioni»