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Un milione per acquistare la Tosi: «Ora tocca a Lolli»

Ecco l'offerta che Presezzi presenterà al commissario Lolli per tenere la Tosi in città... Sindacati favorevoli alla proposta d'acquisto

Un milione di euro per tenere la Tosi a Legnano. E' l'offerta a termine che Presezzi presenterà in questi giorni per rilevare l'area in Piazza Monumento: «Adesso il gioco è nelle mani di Lolli», la sua sintetica conclusione.

Noi, però, partiamo della novità emersa dall'incontro tenutosi al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma. Al tavolo le parti sindacali, la proprietà Presezzi, i rappresentanti di Regione Lombardia e il commissario straordinario Andrea Lolli, responsabile della procedura fallimentare. L'offerta riguarda gli 80mila mq. (di cui 58mila coperti) attualmente occupati dalla fabbrica metalmeccanica.

«La permanenza della Tosi è nelle mani di Lolli, solo nelle sue mani». Affermano i Presezzi che spiegano: «L'incontro è andato come ci aspettavamo. Abbiamo annunciato la nostra proposta di acquisto pari a un milione di euro valida per 3 mesi, senza possibilità alcuna di rilancio. Non ci aspettiamo nulla… è ormai evidente che il nostro trasferimento è alle porte».

Un milione di euro è anche la somma richiesta per l'affitto annuale dell'area. Ciò significa che, se l'offerta verrà accolta, i dirigenti brianzoli potrebbero acquistare le mura della vecchia fabbrica a 12,5 euro al metro quadro. Come specifica però Presezzi, «non è un'offerta da valutare al mq, ma il salvataggio di un'area che altrimenti sarebbe destinata a finire come diverse altre aree industriali abbandonate in città. La nostra non è certo una mossa da imprenditori: è un tentativo fatto a beneficio solo del territorio e dei dipendenti».

Presezzi non ha nascosto la sua delusione per il comportamento di Regione Lombardia, che ha «promesso finanziamenti mai arrivati».

Dal canto suo il commissario straordinario Lolli ha commentato: «Abbiamo preso atto di tutte le posizioni e da parte mia ho spiegato i miei compiti e le mie mansioni. Quando verrà presentata l'offerta mi muoverò come prevede la legge».

Una notizia  «che fa sperare» per il segretario generale della Fiom Cgil Lombardia Mirco Rota (nella foto), che a fine riunione ci ha spiegato: «Qualcosa si è mosso. E' una soluzione che potrebbe essere risolutiva». 

Una proposta che Lolli dovrà rendere pubblica solo dopo l'approvazione del comitato di sorveglianza e del Mise. Se entro 60 giorni non si farà avanti nessun'altra società, Lolli potrà aprire il bando per la vendita dell'area. Dunque, come conferma Rota: «se non ci saranno problemi massimo 4 mesi e la questione trasloco sarà risolta. È tutto nelle mani del commissario e ci auguriamo che le istituzioni intendano favorire questa soluzione».

Il sindacalista Vittorio Sarti, segretario generale Uilm Milano ha dichiarato «Come Uilm riteniamo una dimostrazione positiva l'impegno di un'offerta per le aree da parte della proprietà che dovrebbe essere presentata, secondo quanto riferito, domani. Il commissario ha  infatti presentato anche la possibilità, prevista dalla procedura, di non attendere la scadenza di giugno. Questo percorso dovrà poi essere vagliato dal comitato dei creditori e dal Ministero, ma sembrerebbe il segno dell'intenzione di rimanere a Legnano».

Al Mise dovrebbe poi essere convocato un nuovo incontro entro la fine di marzo con le sigle sindacali per verificare lo stato di avanzamento e le prospettive. «Tutti sono chiamati a mantenere i propri impegni: la proprietà, vista la clausola del mantenimento del sito nel contesto territoriale legnanese per cinque anni, il commissario straordinario, che deve tutelare la continuità aziendale e il mantenimento dell'occupazione, la Regione e il primo cittadino di Legnano. Ci aspettiamo proprio che anche la Regione scenda in campo concretamente per una risoluzione positiva, visto che si tratta di una realtà produttiva del territorio», la conclusione di Sarti.

Qui il comunicato congiunto dei Sindacati

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Gennaio 2017
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