Rush finale per i "volontari-operai" del Carnevale di Cantalupo, impegnati a portare a termine gli otto carri allegorici che domenica 23 febbraio invaderanno il vialone centrale della frazione di Cerro Maggiore. 

[pubblicita] Un lavoro che portano avanti da due mesi per dare forma, con legna, ferro, carta, e masonite (e «tanta pazienza») questo grande sogno che si ripete di anno in anno con rinnovato entusiasmo dal lontano 1960. I volontari – una cinquantina circa – si danno appuntamento tutte le sere in un capannone dismesso nel centro della frazione, dove siamo andati ad intervistarli.

«Abbiamo bisogno di molto spazio perchè i carri sono davvero di grandi dimensioni – spiega Attilio Pravettoni del Comitato Carnevale di Cantalupo -. Ogni gruppo si dedica ad un tema di propria fantasia: quest'anno porteremo in strada 8 carri, alcuni ispirati a cartoni animati e serie televisive, altri, come quello sulla terra triste perchè sempre più inquinata, all'attualità. Ci si ritrova di sera, solitamente dopo le 21, si lavora, si sta insieme e ci si diverte». Perchè il Carnevale è prima di tutto un momento di aggregazione e di festa per grandi e bambini: «Per il nostro paese facciamo questo e altro», ci spiega un papà che da diversi anni ormai mette a disposizione la sua manodopera per l'evento, il più importante ma non l'unico che anima la vivace frazione di Cantalupo. 

Tutti gli eventi del Carnevale cittadino 2020 sono organizzati dalle parrocchie dei Santi Cornelio e Cipriano e di San Bartolomeo, con il contributo dell’assessorato al tempo libero del comune di Cerro Maggiore.