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Da San Giorgio a Persia’s Got Talent, spopola la hit di Walzer Carluccio

Il cantante ha portato sul palco del noto talent la canzone “Esce ma non mi rosica”, versione italianizzata del brano pop iraniano “Paryia” che è già diventata una hit.

Sta spopolando sul web la performance di Walter Carluccio, in arte Walzer, artista di San Giorgio su Legnano, a Persia’s Got Talent: il cantante ha portato sul palco del noto talent la canzoneEsce ma non mi rosica”, versione italianizzata del brano pop iraniano “Paryia” che è già diventata una hit. 

Walzer, perchè Persia's Got Talent?

Sono stato ingaggiato dalla moglie di un caro amico legnanese, Kimia, iraniana residente a Bologna. Sono stato al loro matrimonio in Iran e con chitarra e kazoo ho intrattenuto gli ospiti, partendo proprio da questa canzone iraniana che conoscevo, "Paryia", molto nota per l'italianizzazione dovuta ad un celebre video cult di YouTube, dove ha preso il nome di "Esce Ma Non Mi Rosica", e che ho eseguito proprio col testo italiano, ricavato per assonanza da quello persiano. L'esibizione ha riscosso successo, tutti ballavano e cantavano e l'anno successivo sono tornato nel bolognese per suonare, questa volta ingaggiato professionalmente, ad un altro matrimonio iraniano. Quando quest'anno a Kimia è stato richiesto di far parte della produzione di Persia's Got Talent e di suggerire per il programma artisti iraniani residenti in Italia, lei ha pensato di contattare anche me, che pure non sono iraniano e non so parlare il farsi. Mi ha chiesto espressamente di presentarmi alle selezioni italiane, che si sono tenute a Bologna a settembre, eseguendo la canzone che era piaciuta agli invitati al suo matrimonio, esattamente nella stessa veste voce-chitarra-kazoo. Ha avuto molto successo anche al casting e così sono stato preso per partecipare al programma.

Dove è stato girato il programma?

Il programma è stato girato nel novembre 2019 a Stoccolma. Bisogna ricordare che dopo la rivoluzione islamica del 1979 molti iraniani, per motivi ideologici o politici, sono emigrati o hanno dovuto fuggire dal loro Paese. Molti di loro ora vivono negli Stati Uniti o in Europa, specialmente in Svezia. Questo programma è girato fuori dai confini dell'Iran, un Paese che mai trasmetterebbe programmi simili sulle sue televisioni di Stato ma lo può vedere chi all'interno del Paese ha il satellite.

[pubblicita]Che brano hai eseguito e come è stata l'esibizione? 

La canzone che ho scelto è "Esce Ma Non Mi Rosica", "italianizzazione" del brano "Paryia" del cantante pop iraniano Shahram Shabpareh, od Ascanio, come è noto in Italia tra il popolo del web. Il video sottotitolato in italiano di questo brano nel 2008-2009 è diventato estremamente virale in poco tempo e ricordo che all'epoca, con la mia compagnia legnanese, la Cantina, spesso la canticchiavamo o citavamo per ridere. Mi è piaciuto creare questo "corto circuito culturale" riportando in Iran una loro canzone "trasfigurata" però da un testo estremamente assonante, ma in italiano. L'esibizione è andata molto bene, credo, anche se quella trasmessa è stata una versione un po' tagliuzzata rispetto a come l'avevo suonata quella sera, ma immagino che per problemi di tempo non potessero trasmetterla tutta.

Come è stata l'esperienza?

L'esperienza è stata davvero surreale, ma anche abbastanza provante. Una giornata intera tra interviste, backstage, fotografie promozionali, fino alla registrazione della puntata alla sera. Ma in generale sono stati tre giorni divertenti, tra viaggi, soggiorno ed altro. Come si può evincere dal filmato,  non sono passato, ho ricevuto tre no. Ma in ogni caso ero poco interessato alla competizione per sè.

Ci racconti la tua carriera musicale?

Canto da che ne ho memoria, mi è sempre piaciuto cantare, ma al di là di alcune recite scolastiche non l'ho mai fatto pubblicamente su un palco fino al 2003, un anno dopo aver iniziato a suonare la chitarra. Il mio primo gruppo, fondato tra la mia San Giorgio Su Legnano e Parabiago, si chiamava "The Dandy Dodos" ed è tuttora attivo come "Mike Pastori & His New Dodos". Poi ho suonato o collaborato con tanti altri gruppi di questa zona (su tutti i "Ninive" e "Sammy Osman & Friends"), prima di esordire da solo nel mio primo concerto in solitaria nel 2010. Da lì ho alternato esibizioni da solo, anche come "juke-box umano", a quelle con Mike Pastori ed altri gruppi tematici (tributi a David Bowie, a Bello Figo, a Woodstock, al beat italiano) ed altri gruppi dell'area milanese, come i Selton, calcando i palchi anche con grandi nomi della musica italiana (Morgan, Omar Pedrini, Ricky Gianco e molti altri) in alcuni concerti speciali. Attualmente sto scrivendo il mio primo disco autografo, chissà mai che non riesca anche a finirlo.

Redazione
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Pubblicato il 13 Febbraio 2020
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