Nell’ambito di Busto Estate, giovedì 4 luglio piazza Vittorio Emanuele II, a Busto Arsizio, si trasformerà in una pista da ballo per lo spettacolo di teatro tango “Tango di periferia”, organizzato da Teatro Blu, Associazione culturale con sede a Cadegliano, nata nel 1989 per creare e sviluppare una collaborazione artistica e culturale tra Italia e Svizzera. 

In scena Silvia Priori e Roberto Gerboles (attori e autori), Angela Quacquarella e Mauro Rossi (ballerini) e Francesca Galante (voce). L’orchestra è composta da Igor Della Corte, Norberto Cutillo, Virgilio Monti, Ciro Radice.

«La nuova piazza conferma ancora una volta la sua versatilità – commenta l’assessore al marketing Paola Magugliani – dopo lo street food latino, la cena red and white, il divertente spettacolo di Max Pisu di venerdì sera, giovedì la piazza si trasformerà nel palcoscenico naturale per uno spettacolo ancora diverso, di grande livello, molto emozionante, tra l’altro inserito in una rassegna itinerante molto seguita e apprezzata. Per valorizzare la piazza ho cercato infatti spunti nel miglior panorama nazionale e sono certa che sarà piena anche giovedì». 

Lo spettacolo rientra nel cartellone della tredicesima edizione della rassegna “Terra e Laghi, festival internazionale di teatro nell’Insubria e nella macroregione alpina”.

Ispirato alla storia vera di Maria y Chiche de Buenos Aires,  racconta la nascita del tango  attraverso  momenti di narrazione, canto, danza e musica dal vivo. Poesia, dramma e sensualità si fondono armoniosamente tra le pagine legate al tema dell’ immigrazione in Argentina. Il tango è l’ espressione di un sentimento nostalgico di una  terra lontana, di un amore mancato, di un passato che non tornerà più.

Questa la descrizione dello spettacolo tratta dal sito di Teatro blu:

«Tra la fine dell’800 ed inizio del ‘900 Buenos Aires viveva un ruolo centrale nella scena del mercato artistico culturale di oltremare. Mentre la classe dominante, importava l’opera lirica dalla bella Italia e la Zarzuela dalla Spagna arricchendo d’internazionalità la scena culturale della capitale, nella periferia la classe sociale dimenticata e sfruttata fatta di immigranti e argentini diseredati era alla ricerca disperata di un briciolo d’identità. Lo storia parla della nascita del Tango attraverso l’incontro tra Cice e Maria, lei immigrata dalla Sicilia alla fine dell’800, lui argentino di terza generazione che vive in prima persona l’invasione della sua città. Un incontro fra culture diverse, un abbraccio, un’identità desiderata che spinse il tango alla sua comparsa, non solo come semplice musica ma piuttosto come un pensiero che si balla. Musica, racconto e ballo raccontano una Buenos Aires multietnica, culla del benessere di alcuni e della disperazione dei tanti che inconsapevolmente furono i protagonisti di un evento che ancora oggi echeggia in ogni angolo del pianeta, come a voler dire che “la mischia dei popoli non solo è inevitabile ma anche feconda”. Poesia, dramma e sensualità si fondono armoniosamente tra le pagine legate al tema dell’ immigrazione in Argentina».

Ingresso libero e gratuito