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“L’operazione”: giallo all’interno di un policlinico romano

Giallo all'interno di un policlinico romano: Nicolas Vaporidis e Antonio Catania portano in scena la realtà della raccomandazione e della malasinità, che spesso dilagano nei sistemi sanitari.

Un’altra serata per riflettere su tematiche di grande attualità, quella proposta dal Teatro Tirinnanzi per venerdì 15 febbraio, con la piece “L’operazione”, diretta da Stefano Reali,  che vanta, nel suo cast, la presenza di celebri nomi del cinema e della televisione italiana, come Nicolas Vaporidis e Antonio Catania. 

Estate 1990; l’Italia intera incollata davanti ai teleschermi in occasione dei mondiali. Anche all’interno di un policlinico di Roma si sente il fermento per l’evento calcistico, specialmente con l’arrivo di Massimo (Nicolas Vaporidis), ragazzo allegro e loquace, che entra nella struttura per farsi operare ai legamenti del ginocchio, affinché possa tornare a dedicarsi alla sua passione per il pallone. Il giovane è però ignaro del compagno di stanza che gli spetta:  Luigi (Antonio Catania), ormai “veterano” all’interno della struttura ospedaliera, (il suo ricovero si protrae infatti da ben sei anni). Il più anziano paziente, infatti, cerca in ogni modo di impressionare l’ingenuo Massimo, con un drammatico repertorio di aneddoti sugli interventi mal riusciti e sulle cure mediche approssimative che si svolgono all’interno del policlinico

I due non sono però quello che sembrano. Le vicende dell’ingenuo Massimo e del sarcastico Luigi, diventano ad un certo punto l’intreccio di trame, di una sorta di giallo che si svolge all’interno dell’ospedale. Ben presto si scopre che Massimo non è un paziente in attesa di essere operato, ma un giovane laureato in medicina che vuole cercare di farsi strada all’interno dell’ospedale tramite raccomandazioni e in questo si avvale dell’aiuto di Giorgio, aitante chirurgo che cerca di farsi notare dal direttore sanitario. Il compito di Massimo è quello di smascherare Luigi, che è in realtà un malato cronico che ha subito un alto numero di interventi all’interno dell’ospedale e cerca, con i suoi racconti inverosimili, di far scappare quanti più pazienti possibili dall’ospedale, per cercare di rivendere i posti letto, a scopo di lucro. Nel suo illegale contrabbando Luigi ha la complicità di Carlo (Giorgio Gobbi), uno degli infermieri del reparto di ortopedia, e di Maria (Gabriella Silvestri), caposala, disposta a tutto pur di mantenere gli studi al figlio universitario. 

Una commedia avvincente e che invita a riflettere sulla raccomandazione e sulla malasanità, due realtà talvolta presenti nei sistemi sanitari, e su come, pur di raggiungere i propri obiettivi, l’animo umano sia disposto a tutto, a utilizzare qualsiasi mezzo, anche illegale.

Redazione
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Pubblicato il 16 Febbraio 2019
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