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Scritture di luce: mostra a Villa Pomini

La Siclia di ieri e di oggi nella visione fotografica di Capuana, Verga e Argentiero

Domenica 17 febbraio, presso la Villa Pomini di Castellanza, con inizio alle ore 16,30, grazie al momento musicale dal titolo Poesie in musica a cura del maestro Marco Colombo della Scuola di Musica Città di Castellanza, verrà presentato il libro e inaugurata la mostra: SCRITTURE DI LUCE, alla presenza delle Autorità cittadine e interventi vari di: Bianca Girardi, Funzionario Conservazione e valorizzazione raccolte storiche Biblioteca Centrale di Milano; Roberto Mutti, critico e docente di fotografia; Daniela Aleggiani, Segretario Generale Fondazione 3 M; Cristina Boracchi, Dirigente Scolastico e fondatrice del festival Filosofarti; Giuseppe Garra Agosta, Presidente AssoVizzini Studi verghiani -Milano; Claudio Argentiero, Presidente Archivio Fotografico Italiano. 

Realizzata dall’Archivio Fotografico Italiano, in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Castellanza (VA), della Biblioteca Centrale Sormani di Milano, della Fondazione3M, della Casa Museo Luigi Capuana di Mineo (CT), e inserita nell’ambito della Rassegna FILOSOFARTI, con la partecipazione di ASSOVIZZINI, associazione studi verghiani di Milano, la mostra intende proporre un viaggio nella letteratura siciliana di fine Ottocento raccontato attraverso le immagini fotografiche, il rapporto epistolare e la narrativa di Luigi Capuana e Giovanni Verga, i due romanzieri veristi che hanno amato la loro terra brulla e aspra ma accogliente e ricca di fermenti culturali.

L’analisi della corrispondenza tra i due autori disvela infatti una fitta rete di mutui sentimenti: dal legame tra i due, contrassegnato dalla profonda stima e rispetto reciproci, all’affinità delle vedute letterarie, morali e politiche che costituiranno per tutta la vita il fil rouge umano e culturale, fino alla condivisione di passioni tra cui emerge quella per la fotografia.

Agli albori della sua evoluzione, la tecnica fotografica entra nella storia di un’amicizia facendosi motivo ispiratore di narrazioni e testimonianza di luoghi che racchiudono memorie e segreti di paesaggi selvaggi animati dal popolo dei Malavoglia e dei Roccaverdina.

“Notevole è la capacità mostrata da Capuana di sfruttare diverse tecniche di sviluppo e di stampa, sperimentando vari generi, dal ritratto allo still-life, al paesaggio e utilizzando la fotografia come strumento scientifico. È sempre Capuana a introdurre l’amico Verga alla fotografia, trasformando le opere in negativo in opere letterarie. No, non sono sfuggito al contagio fotografico e vi confesso che questo della camera nera è una mia segreta mania, dirà Giovanni Verga. Un’attenzione per la realtà nella dimensione del quotidiano, ecco la funzione della fotografia per Verga che scrivendo all’amico Capuana dice: … bisogna assolutamente che tu faccia o mi procuri gli schizzi e le fotografie di paesaggio e di costumi pel mio volume di novelle siciliane…” (da Scritture di luce, Paesaggio culturale e paesaggio fotografico: dialoghi itineranti di luce).

Fotografia e letteratura si rivelano due linguaggi complementari che esprimono una sola poetica. Sotto la lente, dunque, la passione coltivata dai due autori per la fotografia che, da strumento di indagine della realtà diventa, per gli scrittori veristi, mezzo espressivo della propria arte e linguaggio in grado di comunicare, al pari della letteratura, idee e visioni del mondo. Una rassegna di fotografie contemporanee dei medesimi luoghi proporrà, in un percorso parallelo, una rilettura iconografica del paesaggio elaborata dal fotografo Claudio Argentiero con commenti letterari della scrittrice Silvana Grasso.

La finalità del progetto fotografico di Claudio Argentiero è quella di riallacciare idealmente un dialogo tra il bianco e nero di Verga e Capuana fotografi, indagando l’unicità del verismo nelle sue trasformazioni e riletture, scoprendo il realismo contemporaneo, quello dei romanzi di Silvana Grasso che scardina i registri linguistici consueti a favore di una contaminatio che svela incanto ed esaltazione, tensione e meraviglia di una terra, la Sicilia, che continua ad essere prolifera di figli della luce. … una sfida da lanciare affinché la fotografia scriva con la luce e incontri una scrittura intrisa di passione intellettuale, quella di Silvana Grasso, espressione del connubio tra letteratura e vita …

Così la fotografia nelle parole di Claudio Argentiero: la luce è tensione e la fotografia si ciba di questo sentire, in perenne bilico tra filosofia e oggettività che da sempre alimentano enigmi e desideri, particelle dell’essenza della vita. …” (Paesaggio culturale e paesaggio fotografico: dialoghi itineranti di luce. Prefazione al volume Scritture di luce. La Sicilia di ieri e di oggi nella visione fotografica di Capuana, Verga e Argentiero. A cura di AFI, Milano 2017)

Periodo mostra: dal 17 febbraio 2019al 10 marzo 2019, venerdì e sabato 15.00-19.00 – Domenica e festivi 10-12/15-19 – Ingresso libero

Sabato 2 marzo, inoltre, dalle ore 15 alle 19 si terrà "Cittadini in posa": Fatevi fotografare come un tempo, riceverete una stampa fotografica in omaggio.

Redazione
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Pubblicato il 14 Febbraio 2019
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