La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalla loro terra degli istriani, dei fiumani e dei dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

A tale scopo l’Amministrazione comunale con la collaborazione dell’associazione teatro culturale Rs produzioni propone per giovedì 7 febbraio alle 21, alla biblioteca comunale Villa Adele in via Fratelli bandiera lo spettacolo “Il lungo esodo”.

Afferma l’assessore alla cultura, Rodolfo Nebuloni: “Qualche settimana fa abbiamo promosso, nell’ambito della ricorrenza della Giornata della Memoria, una testimonianza dedicata agli alunni della scuola secondaria di primo grado, che ha visto come protagonisti Dario e Aida Foà. Testimonianza che ha reso consapevoli i nostri ragazzi della sofferenza di chi ha vissuto discriminazioni razziali, regalando emozioni che resteranno indelebili nei cuori dei presenti con un messaggio finale di speranza affinché i nostri giovani incarnino il ruolo di portatori di pace ed eguaglianza. Adesso l’Amministrazione Comunale intende estendere a tutta la cittadinanza la celebrazione del “Giorno del Ricordo” con un evento di particolare valore artistico, culturale e storico, con uno spettacolo ideato e creato proprio per ricordare le vittime delle foibe e non dimenticare ogni sfaccettatura del nostro passato”.

“Fin dall’inizio del nostro mandato – commenta il primo cittadino, Marilena Vercesi – sosteniamo questo tipo di iniziative che si ripetono ogni anno, sia per quanto concerne il giorno della memoria con la partecipazione delle scuole, sia quelle per il giorno del ricordo, con conferenze pubbliche o, come in questo caso specifico, con degli spettacoli a tema”.

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Di seguito una scheda riassuntiva dello spettacolo

Spettacolo per il Giorno del Ricordo

“IL LUNGO ESODO”

Adattamento di Renato Soriano

All’indomani del trattato di pace del 10 Febbraio 1947, in cui l’Istria e le Isole Quarnerine venivano annesse alla Jugoslavia, l’esercito di Tito iniziò un processo di epurazione politica che costrinse più di duecentocinquantamila uomini, donne e bambini a fuggire dalle loro case e a cercare fortuna in Italia e oltreoceano. Dall’Istria alla Dalmazia, queste comunità italiane furono strappate a forza, quasi totalmente cancellate. Fu come se un pezzo d’Italia sprofondasse e non fosse mai esistito. Una messa in scena dove, accanto alla fredda documentazione storica, si dà voce al racconto vivido degli orrori e delle violenze tratti dalle dirette testimonianze degli esuli. Un viaggio verso il ricordo di un passato da non dimenticare.

Note di regia

La lettura – spettacolo gioca sulle suggestioni, su effetti di luce e di immagine. Le parole sono già le padrone delle emozioni, e su queste sono incentrate le scelte registiche. La volontà di rappresentare in maniera non scontata un periodo storico che spesso viene messo da parte. Una colonna sonora che ne esalta il valore. Il tutto mantenendo il giusto equilibrio, una sobrietà di fondo calibrata in ogni minimo particolare.