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Il social network dei gruppi d’acquisto 2.0 arriva a Castellanza

Sabato 15 dicembre aprirà i battenti L'Alveare che dice sì!, un nuovo modo per vendere e comprare prodotti locali a km 0

Combinando tecnologia e agricoltura sostenibile, L’Alveare che dice sì! è il progetto che, dopo il grande successo ottenuto in Francia, intende portare anche in Italia il nuovo modo per fare la spesa: tramite la piattaforma www.alvearechedicesi.it, produttori locali e consumatori si uniscono per sostenere il consumo di prodotti freschi, genuini e a chilometro zero.

Il progetto ha già conquistato i consumatori di Torino e Milano e arriva strategicamente con il suo primo Alveare a Castellanza fornendo di fatto l’area di Busto Arsizio e Legnano.

Un nuovo modo per vendere e comprare i prodotti locali utilizzando internet e la sharing economy: questa l’idea alla base de L'Alveare che dice Sì!, progetto nato in Francia nel 2011 e sviluppatosi rapidamente a Torino e Milano, che arriva ora anche a Castellanza

Unendo agricoltori, cittadini consapevoli e innovazione digitale, L'Alveare che dice Sì! è una piattaforma online che permette una distribuzione più efficiente dei prodotti locali, per dar vita ad un modello di impresa sociale: la piattaforma di vendita favorisce gli scambi diretti fra agricoltori locali e comunità di consumatori, che si ritrovano una volta alla settimana creando piccoli mercati temporanei a Km 0, conosciuti come Alveari.

Ad oggi sono più di 800 gli Alveari presenti in Francia, e oltre 170 quelli nati in Italia. Il primo ad aprire i battenti in zona sarà a Castellanza presso la ludoteca Archimedea.

Come funziona L’Alveare che dice sì!

I produttori locali presenti nel raggio di 250 km si iscrivono al portale www.alvearechedicesi.it e si uniscono in un “Alveare”, mettendo in vendita online i loro prodotti: frutta, verdura, latticini, formaggi. I consumatori che si registrano sul sito posso acquistare ciò che desiderano presso l’Alveare più vicino casa, scegliendo direttamente sulla piattaforma. Il ritiro dei prodotti avviene settimanalmente nel giorno della distribuzione organizzata dal gestore dell’Alveare, cioè colui che ha preso l’impegno di tenere il contatto con gli agricoltori e che si occupa di pianificare eventi, aperitivi e visite guidate nelle aziende dei produttori per creare un vero network di relazione e conoscenza diretta. L’incontro tra agricoltori e consumatori può avvenire in luoghi diversi, dal bar al ristorante, alla sala dell’associazione che mette a disposizione i propri spazi. Lo spirito però è sempre lo stesso: permettere ai produttori di vendere direttamente e in modo facile e dare ai consumatori accesso ad alimenti freschi, locali e di qualità, rivalutando il cibo e il suo ruolo nella promozione di uno stile di vita sano.

In questo meccanismo, che mette al centro la comunità e la genuinità dei prodotti, è fondamentale il ruolo della tecnologia: la piattaforma è stata sviluppata lavorando a stretto contatto con gli utilizzatori, per modernizzare ed accelerare la filiera corta e promuovere un modello di commercio più equo.

L’Alveare di Castellanza: c/o Archimedea via Salvo D’Acquisto 30 a Castellanza

È giunto il momento per L’Alveare che dice Sì! di sbarcare anche a Castellanza. Il primo Alveare della zona aprirà i battenti Sabato 15 Dicembre presso Archimedea, un Parco Giochi con Hamburgheria e Campus Digitale dove la qualità dei prodotti offerti è al primo posto.

A partire dal 15 Dicembre i membri dell’Alveare potranno far la spesa e stringere settimanalmente la mano ai loro produttori: Cascina Burattana di Busto Arsizio, La Fattoria di Tullio di Busto Garolfo, Panificio Ceriotti di Dairago e tanti altri.

Il 15 dicembre Ada Attucci, il gestore dell’Alveare di Castellanza, ed i produttori dell’Alveare nascente si presenteranno con una piccola degustazione inaugurale.

Chi è l’Alveare che dice sì!

L’Alveare che dice sì! è una startup nata nel 2016 e incubata presso Treatabit, il percorso per le startup digitali dell’Incubatore I3P del Politecnico di Torino.

E’ un progetto che ha origine in Francia nel 2011 col nome di “La ruche qui dit oui” e oltre 880 Alveari presenti Oltralpe.

In Italia, sono già sorti oltre 170 Alveari su tutto il territorio nazionale.

Maggiori informazioni su: www.alvearechedicesi.it

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Dicembre 2018
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