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Giornate FAI: “Varano Borghi e l’archeologia industriale”

Con il tanto atteso arrivo della primavera, stimolante per fare belle camminate e gite fuori porta, torna l’appuntamento più importante per la Fondazione sia a livello nazionale che locale

Con il tanto atteso arrivo della primavera, stimolante per fare belle camminate e gite fuori porta, tornano le GIORNATE FAI, l’appuntamento più importante per la nostra Fondazione sia a livello nazionale che locale.
 “LA STOFFA DEI BORGHI. PATRIOTI E IMPRENDITORI DELLA DINASTIA DEL COTONE”

Sabato 24 e Domenica 25 marzo i nostri Apprendisti Ciceroni ci guideranno alla scoperta di VARANO BORGHI, località in prossimità del Lago di Comabbio che, nel corso del XIX secolo, ha avuto una storia che merita di essere conosciuta e che l’ha portata da piccolo centro agricolo a importante fulcro del nostro sviluppo industriale. La famiglia gallaratese del patriota mazziniano Luigi Borghi vi impiantò infatti un grande complesso industriale tessile che dava lavoro a una moltitudine di operai, per i quali fu realizzato un intero villaggio. Accanto alla manifattura una linea ferroviaria con binario a scartamento ridotto e numerose altre attività, dalla piscicoltura fino alla coltivazione dei fiori di loto.

Ripercorreremo quindi la vicenda del Cotonificio Borghi, gioiello di archeologia industriale nato nel 1819 e riedificato tra il 1900 e il 1904 su progetto dell’ingegnere svizzero Sequin Knobel.
Vedremo i suoi grandi spazi produttivi, con parte degli uffici, e nell’ex convitto potremo ammirare una Mostra di maquettes, disegni e documenti che ci aiuteranno a comprendere le vicende urbanistiche e sociali di Varano Borghi tra XIX e XX secolo.
Nella serata di sabato, alle ore 17.30, ci sarà una conferenza dal titolo: “La Fabbrica ritrovata, Varano Borghi e l’archeologia industriale” a cura di Renata Castelli.
 
La visita potrà proseguire con un’altra testimonianza d’inizio secolo, la Villa Borghi, progettata dall’architetto Paolo Cesa Bianchi. L’edificio appartiene al periodo di fioritura delle grandi ville romantiche. È realizzata nel clima eclettico del tempo, con forme di sapore barocco soprattutto nella facciata. I suoi eleganti spazi interni e il vasto giardino ci riportano ai fasti della famiglia.
In conseguenza della sua trasformazione odierna in hotel, la visita della Villa sarà RISERVATA AI SOLI ADERENTI FAI.
 
Gli Apprendisti Ciceroni ci accompagneranno poi in un ‘percorso nel borgo’, per leggerne la completa trasformazione urbanistica che fu realizzata tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi anni del Novecento. Pur se compromesse dalla riedificazione degli anni 60/70, si potranno ancora vedere alcune abitazioni riservate a dirigenti e impiegati, oltre a quelle collettive per gli operai e agli edifici dedicati ai servizi della comunità. Il percorso porterà infine al Cimitero dove i Borghi si riservarono una Cappella gentilizia, anch’essa disegnata dal Cesa Bianchi in uno stile pseudo-lombardo.
 
La visita si potrà poi allargare al territorio circostante fino alla Palude Brabbia, vasta area umida dalla quale si estraeva la torba per il fabbisogno energetico del cotonificio. Oggi la Palude (visitabile con l’aiuto dei volontari della LIPU e con ingresso da Casale Litta) costituisce una Riserva Naturale che dal 1983 ha avuto il riconoscimento di Zona Umida di Interesse Internazionale.

Per tutti questi beni gli orari di apertura saranno i seguenti:

Sabato 25: 10.00-12.00 / 14.00-18.00
Domenica 26: 10.00-18.00
Alla Palude Brabbia le visite termineranno alle ore 17.00 e saranno sospese nella mattina di domenica

FAI – Fondo Ambiente Italiano – Delegazione del Seprio

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Marzo 2018
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