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Caffè letterario: nuovo appuntamento in sala Monaco

Venerdì 23 marzo nella sala Monaco della biblioteca comunale Roggia

Venerdì 23 marzo la sala Monaco della biblioteca comunale Roggia ospita un appuntamento organizzato da Caffè Letterario. Relatori della serata, che prenderà il via alle 21.00, saranno Davide Curzio e la Psicologa e Psicoterapeuta Elena Guerri.

La serata sarà introdotta dalla relazione di Davide Curzio, nella pre-conferenza dalle 21:00 alle 21:30, dal titolo ”Immagini dell’identità”.

In occasione il relatore spiega: “Le vicissitudini dell’identità nella relazione e la qualità liquida che spesso ne contraddistingue l’esperienza: questi gli aspetti per me estremamente affascinanti dell’argomento di questa sera. Mi piacerebbe pertanto avvalermi per questa introduzione di una prospettiva esperienziale, ovvero contribuire alla discussione intrattenendomi con le immagini che un’esperienza di questo tipo potrebbe evocare. Prima tra tutte per intensità e pregnanza, ma certo non la sola, quella del gioco. O meglio, dei giochi. Quelli dei bambini o degli adolescenti, perfino quelli degli adulti. Giochi delle parti. Quindi giochi delle identità? Niente scherzi, si gioca seriamente e guai ai guastafeste. È l’identità ad essere in gioco”.

Seguirà poi dalle 21.30 l’approfondimento di Elena Guerri sul tema “I tatuaggi, incisione di identità e speranze. Un viaggio alla scoperta della bellezza della liquidità degli adolescenti contemporanei”.

Prendendo spunto e lasciandoci sollecitare dal libro postumo di Bauman, I NATI LIQUIDI, cercheremo di viaggiare assieme nell’adolescenza contemporanea, caratterizzata dall’incertezza come unica certezza e il cambiamento l’unica cosa permanente. Ci chiederemo come è essere adolescenti oggi, lasciandoci accompagnare dalle parole degli adolescenti, che riempiono i loro blog, dalle frasi delle canzoni che ascoltano e nelle quali si riconoscono, dall’espressione di se stessi che ci arriva con i segni sui loro corpi che non parlano solo di moda ma di bisogno di esserci ed essere visti. Cercheremo di parlare con i giovani anziché parlare di loro. L’adolescente è colui che si sta nutrendo e l’adulto – dal participio passato della stessa radice – è colui che si è nutrito. Come si nutrono gli adolescenti oggi? Come si costruiscono? In che relazioni sono immersi? Social, web, contatti, followers, Instagram … cosa riusciamo noi a vedere con i nostri occhi “già nutriti”? Amo gli adolescenti, perché ciò che fanno lo fanno per la prima volta.

Quella fase precaria dell’esistenza che è l’adolescenza, dove l’identità appena abbozzata non si gioca come nell’adulto tra ciò che si è e la paura di perdere ciò che si è, ma nel divario ben più drammatico tra il non sapere chi si è e la paura di non riuscire a essere ciò che si sogna. (Umberto Galimberti)

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Pubblicato il 21 Marzo 2018
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