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200 anni di Villa Brambilla, eventi alla scoperta del Comune

Un anniversario che può contribuire alla riscoperta da parte dei cittadini e di un pubblico più vasto del valore culturale dell’edificio

I 200 anni di Villa Brambilla, sede del Comune, non passerà inosservata. Un anniversario che può contribuire alla riscoperta da parte dei cittadini e di un pubblico più vasto del valore culturale dell’edificio. E a far riscoprire l'edificio saranno i giovani studenti del liceo artistico Candiani, coinvolti nel progetto la cui spinta è stata data in primis dallo storico Davide Tarlazzi: «Per me è importante che tutti condividano questo patrimonio – commenta –. La villa è e deve diventare un luogo identitario perchè la sua storia appartiene ad ogni cittadino. Questo progetto intende tutelare ma anche valorizzare un bene. Una villa come questa può avere capacità attrattive anche fuori dal Comune». 

Gli eventi prenderanno il via giovedì 15 marzo con una conferenza dedicata alla storia dell'edificio. Seguiranno altre due conferenze, giovedì 13 settembre (tema: Pietro Pestagalli e la Valle Olona) e giovedì 18 ottobre (tema: Milano, capitale neoclassica). «Mi auguro che ci sia una risposta positiva da parte di tutti i castellanzesi – afferma il sindaco Mirella Cerini -. Lo studio di Tarlazzi ha ridato nuova linfa e vigore alla villa, alla cui storia siamo legati tutti».

Alle conferenze seguirano le aperture straordinarie della villa con visite guidate anche al parco Cantoni, dove faranno da ciceroni gli allievi del Candiani. Quattro le possibilità per chi vorrà scoprire i locali del palazzo, le destinazioni originali degli ambienti (la sala giunta per esempio era utilizzata per i momenti di festa): domenica 18 marzo, 16 e 23 settembre, 21 ottobre. Dieci gli studenti che guideranno le visite, ma sono una 50ina le persone del liceo coinvolte che hanno lavorato al progetto e creato la grafica. «Emerge qui un'idea di scuola che non è solo un posto dove i giovani imparano – sottolinea il dirigente scolastico Andrea Monteduro, ma dove possono maturare delle loro specificità e mettersi al servizio del territorio».

L'assessore Gianni Bettoni (cultura) ricorda inoltre come, per mettere in piedi questo progetto, diverse realtà abbiano collaborato insieme. Tra queste il Cai che gestirà le tre uscite culturali organizzate per comprendere meglio la vita della famiglia Brambilla. A Sesto Calende si farà visita ad una proprietà della famiglia (l'oratorio gentilizio di Sant'Eurosia e l'abbazia di San Donato), a Cuggiono il parco di Villa Annoni servirà ad immaginare il perduto parco Brambilla dove si contivavano vigneti (secondo per grandezza al parco di Monza), infine a Milano saranno visitati luoghi frequentati dalla famiglia Brambilla, come per esempio Brera. 

Gli eventi in programma non finiscono qui: sabato 21 luglio Michela Cromi, nel cortile del Municipio, porterà alla luce le memorie di Giuseppe Gerolamo Brambilla (1884-887), mentre a Villa Pomini, da sabato 22 settembre a domenica 14 ottobre l'Associazione Artistica Legnanese allestirà una mostra sulla Villa. 

Redazione
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Pubblicato il 13 Marzo 2018
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