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A Villa Pomini rassegna fotografica “fotoreportage”

Da sabato 21 ottobre - Storie dal mondo in 30 immagini del fotografo milanese Pigi Cipelli 

Da sabato 21 ottobre a domenica 5 novembre  Villa Pomini l’Archivio Fotografico Italiano – A.F.I., con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Città di Castellanza, ospita la rassegna fotografica Fotoreportage –  Esistenze, resistenze, geografie umane.

La rassegna vuole indagare i differenti stili connessi al fotogiornalismo, al reportage sociale e geografico, facendo emergere stili e linguaggi espressivi che identificano gli autori.

Quattro le mostre in programma: Storie dal mondo in 30 immagini del fotografo milanese Pigi Cipelli è composta da una selezione di immagini tratte dai servizi realizzati per importanti testate giornalistiche. Cipelli comincia a fotografare alla fine degli anni ottanta e collabora con il settimanale Epoca, pubblicando reportages dall’Italia e dall’estero, seguendo ad esempio il conflitto nella ex Jugoslavia e l’assedio di Sarajevo. Dal 1994 collabora anche con il settimanale Panorama e pubblica servizi su testate internazionali. Alla chiusura del settimanale Epoca collabora con altre testate come free lance ottenendo importanti riconoscimenti.

Nino Cannizzaro, fotografo siciliano, presenta la mostra Vucciria Reload con immagini dedicate a presentare Luci, ombre, anima e resistenza della Vucciria di Palermo, da mercato storico a centro della movida notturna. Dipinto da Renato Guttuso, la Vucciria, nel cuore di Palermo e dell’antico quartiere della loggia, è il simbolo della città e dell’anima della città, un insieme di tradizioni , identità e modernità.

La mostra di Claudio Aresi, SP40, mette l’accento sullo sfruttamento della prostituzione e i modelli di uno schiavismo moderno sono una piaga sociale molto diffusa nel nostro Paese. Questo reportage è stato condotto su un caso specifico che riguarda una strada provinciale di Milano e una periferia urbana degradata e allarmante.

Strada Provinciale 40: è ormai più di vent'anni che è frequentata da prostitute. Quasi tutte le ragazze arrivano dalla Nigeria, vogliono sfuggire ad una situazione di estrema miseria e degrado sociale oltre che umano. Vengono scelte giovanissime e una volta arrivate in Italia vengono sbattute in strada, davanti ad un fuoco con le altre ragazze vestite in mutande, si trovano a vivere la loro prima esperienza di strada sul marciapiede su cui si lavora.

Monica Bonacina con Anytya presenta immagini sull’universo della valle himalayana del Ladakh racchiusa tra i grandi paesi dell’Asia. India, Cina e Pakistan, dove la vita è difficile: caldo d’estate e gelido isolamento d’inverno. Culla del misticismo buddhista e rifugio di asceti ed eremiti, questa terra è un susseguirsi di monasteri con giorni fatti di silenzio e una vita quotidiana di spiritualità, gesti e riti consolidati nel tempo.

La mostra si inaugura sabato 21 ottobre alle 18 con un incontro-dibattito con il fotografo Pigi Cipelli dal titolo Il mestiere del fotoreporter oggi, con un proiezione di servizi e reportage dal mondo.

Orari visita: venerdì e sabato 15/19 – domenica 10/12 – 15/19 – Ingresso libero.

Redazione
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Pubblicato il 20 Ottobre 2017
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