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Azienda So.Le., 20mila euro l’anno per benefits aziendali

La somma che sarà rinnovata per tre anni è destinata a 89 degli attuali 98 dipendenti che potranno scegliere fra cure sanitarie, rimborsi spesa per l'assistenza...

Il 2020 per ASC So.LE è cominciato con il Welfare day, ossia la presentazione ai dipendenti del piano welfare e del portale attraverso cui si potrà spendere la propria retribuzione aggiuntiva nella forma di un “credito welfare” messa a disposizione dagli organi istituzionali dell’azienda. ASC So.LE, ente pubblico economico, è tra le prime realtà del settore a dare seguito a quanto previsto dalla Legge di Stabilità del 2016, che conteneva un pacchetto di norme ad hoc per la defiscalizzazione delle imprese che avessero attuato misure di welfare aziendale. A essere coinvolti sono 89 degli attuali 98 dipendenti di ASC So.LE, ossia coloro che, nel 2019, hanno lavorato per almeno sei mesi in azienda, con l’esclusione, quindi, degli assunti dopo l’1 luglio.

[pubblicita]      «Il piano welfare prevede uno stanziamento annuale di 20mila euro per tre anni –spiega la responsabile Risorse umane Annalisa Caso. – I beni e i servizi messi a disposizione dei dipendenti sono stati stabiliti nell’apposito accordo welfare e sono fruibili accedendo alla piattaforma specializzata Welf@reIN. Ognuno potrà costruire il pacchetto di benefit scegliendo fra cure sanitarie, check-up medici, prestazioni erogate dalla stessa ASC So.LE, rimborsi di spese d’istruzione e assistenza, oltre che buoni acquisto, biglietti e abbonamenti per attività nel tempo libero e convenzioni. Il dipendente potrà anche decidere di utilizzare il budget welfare per integrare il fondo pensione». A illustrare oggi ai dipendenti, riuniti nella Sala Ceccarelli della Tecnocity di Legnano, contenuti e modalità per l’utilizzo della piattaforma i rappresentanti della Cesare Pozzo, la mutua sanitaria che funge da provider per il welfare aziendale di So.LE.

«Le nostre politiche di promozione del benessere dei dipendenti hanno più scopi – dichiara il direttore generale Fabio Clerici -. innanzitutto integrare quel welfare istituzionale che sconta difficoltà causate della stretta finanziaria imposta al settore pubblico, poi promuovere le relazioni all’interno della nostra azienda contribuendo così a migliorare il clima nell’ambiente lavorativo; fattore, questo, che concorre a stimolare e accrescere la produttività a beneficio della nostra utenza. È con queste finalità che abbiamo calcolato il credito welfare trovando una soluzione innovativa capace di fare sintesi delle indicazioni sindacali e di una logica di stampo aziendale: il 30% della quota sarà uguale per tutti, il 10% sarà commisurato alla classe di responsabilità e il 60% alla categoria contrattuale».

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Gennaio 2020
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